Sabato tutti in piazza per la sanità pubblica e per i diritti dei cittadini

Grosseto: La riforma sanitaria del 2016, che ha previsto l'accorpamento delle ASL toscane, non ha portato nessun risparmio per la Regione che, al contrario, è sprofondata in un buco di bilancio tutto a carico delle cittadine e dei cittadini, costretti a pagare direttamente con l'aumento delle tasse regionali. Nessun beneficio per la salute pubblica e gli operatori sanitari, invece, stanno sperimentando sulla propria pelle una nuova stagione di tagli e riduzione dei diritti.

Si tratta di un vero e proprio fallimento! Questi i dati:
- 500.000 cittadini toscani in attesa di una visita specialistica
- 100.000 pazienti in attesa di un intervento anche da due anni
- aumento esponenziale di incarichi dirigenziali
- 502 unità operative solo nella ASL Sud Est
- 3,2 posti letto ogni mille abitanti (media nazionale 4)
- 9,2% di incremento della spesa privata dei cittadini toscani (2016-22 1 miliardo di euro)
- pronto soccorso in continua difficoltà
- carenza di infermieri, OSS e tecnici sanitari
- ricorso continuo a medici e infermieri a gettone
- esternalizzazione dei servizi tecnici e amministrativi
- aggressioni continue al personale
- condizioni di lavoro e sicurezza insostenibili
- personale costretto a saltare i riposi e a continui rientri
- liste di attesa fuori controllo o addirittura chiuse
- ospedali periferici ridimensionati
- differenze significative tra territori per quanto riguarda gli indicatori di salute

Il 6 aprile, in piazza San Michele a Grosseto, USB Toscana organizza una manifestazione e invita tutti a partecipare per esprimere all'Assessore della salute della Regione Toscana il malcontento e la rabbia degli operatori per le condizioni di lavoro e sicurezza e la frustrazione della cittadinanza per le difficioltà di accesso alle prestazioni sanitarie. "Chiederemo con forza - scrive i sindacato - risorse, assunzioni, pari dignità dei territori, il ritormo alle ASL provinciali e che le istituzioni locali si facciano portavoce di queste istanze. Nell'occasione lanceremo lo sportello di informazione e consulenza per veder rispettati i tempi di attesa (Dlgs 124 del 1998) e la proposta per una raccolta firme regionale per la modifica della Legge sanitaria Toscana e il ripristino delle Asl provinciali sulla scorta di quanto è già successo nelle Marche (maggior controllo da parte delle istituzioni locali sulle scelte,ruolo della conferenza dei sindaci, vicinanza dei centri decisionoali,ecc )"