Ricoveri in ospedali, la Toscana è la regione che meglio ha saputo gestirli nel 2021

Firenze: In Toscana nel 2021 i ricoveri hanno avuto mediamente una complessità superiore allo standard, che però il sistema sanitario ha saputo ugualmente gestire in modo efficace e con tempi di degenza inferiori alla media. La Toscana è stata la Regione che meglio ha saputo farlo, nonostante la pandemia da Covid-19 che ancora imperversava e che gravava sulla gestione di tutta la sanità pubblica.

I dati emergono dal rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero elaborato dal Ministero della salute pubblicato nei giorni scorsi, tenendo conto della combinazione di due specifici indicatori e confermano un trend positivo che vede la Toscana ai vertici nazionali in questo ambito da un decennio. Il primo è l’indice di ‘case mix’ (Icm) che consente di rilevare la complessità dei casi e la maggiore o minore complessità rispetto agli standard. L’indice comparativo di performance invece (Icp) misura l’efficacia dei reparti, tenuto conto dei tempi di degenza: a tempi di degenza più bassa si accompagna una maggiore efficacia.

Nel 2021 in tutta Italia si è registrata una ripresa dei ricoveri ospedalieri dopo la contrazione del 2020: il rapporto fotografa per l’appunto questo incremento, che comunque non è tale da riportare le ospedalizzazioni ai livelli pre-pandemia.

“I numeri che arrivano dal Ministero- commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani - E sono la dimostrazione, ancora una volta, di come il sistema sanitario toscano abbiamo saputo gestire al meglio le difficoltà imposte dalla pandemia, confermando i risultati già conseguiti in precedenza.

“Si tratta di un’ulteriore analisi – sottolinea l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - che dimostra la capacità di resilienza della sanità pubblica toscana, che meglio e prima di altre regioni ha saputo garantire, anche in mesi di piena emergenza, alti livelli di performance. Questo risultato è la somma dello straordinario lavoro e dell’impegno senza riserve delle donne e degli uomini del nostro sistema sanitario, della gestione efficace ed efficiente dei ricoveri e dell'appropriata e tempestiva presa in carico territoriale”.