Regime forfettario: perché è più conveniente della prestazione occasionale?

Si tratta della classica domanda che tutti i freelance si trovano a porsi agli inizi della loro attività lavorativa: conviene rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale o vale di più la pena aprire partita IVA?

Quest'ultima è senza dubbio l'opzione più interessante al giorno d'oggi, perché è ancora possibile approfittare del regime forfettario che offre non pochi vantaggi a tutti coloro che intendono mettersi in proprio e lavorare come liberi professionisti. Rispetto alla prestazione occasionale, dunque, vale sicuramente la pena optare per l'apertura della Partita IVA ma vediamo nel dettaglio perché e come funziona.

I vantaggi del regime forfettario rispetto alla prestazione occasionale

Nonostante in rete si possano trovare spesso informazioni contrastanti, non ci sono più grandi dubbi ormai: è risaputo infatti che aprire la Partita IVA nel regime forfettario è di gran lunga più conveniente della classica prestazione occasionale. Parliamo di un vantaggio anche e soprattutto economico, in quanto a conti fatti si spende meno scegliendo la prima opzione. Andiamo però a vedere nel dettaglio cosa rende effettivamente più conveniente il regime forfettario rispetto alla prestazione occasionale.

#1 Addio ritenuta d'acconto

Tra i vantaggi del regime forfettario troviamo l’eliminazione della ritenuta d'acconto, prevista per la prestazione occasionale. Ciò significa che chi emette una fattura con regolare partita IVA forfettaria non è soggetto alla trattenuta del 20% sul compenso, che invece viene applicata a coloro che lavorano con prestazione occasionale per conto di aziende italiane.

#2 Tassazione inferiore

Un altro grande vantaggio del regime forfettario riguarda la tassazione, che non è solo agevolata e dunque conveniente ma addirittura inferiore rispetto a quella prevista per chi effettua prestazioni con ritenuta d'acconto. Coloro che aprono partita IVA nel regime forfettario infatti devono pagare un'imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni e successivamente del 15%, applicata su una porzione di fatturato detta reddito imponibile.

Chi effettua prestazioni occasionali, invece, deve versare il 20% del compenso, a meno che il committente non sia un privato e/o risieda all’estero.

#3 Deduzione dei costi

Un ultimo grande vantaggio per coloro che aderiscono al regime forfettario è costituito dalla possibilità di dedurre i costi. In realtà, è prevista la deduzione di una percentuale fissa ma questo significa che le tasse non si pagano sul totale del fatturato ma solo su una parte di esso. Lo stesso non avviene per chi effettua prestazioni occasionali, che invece devono corrispondere il 20% del totale dei loro compensi.

Le spese del commercialista: quanto influiscono?

L'unico vantaggio per coloro che effettuano prestazioni occasionali rimane dunque la possibilità di evitare i costi del commercialista, o per lo meno così credono molte persone. In realtà però, chi apre partita IVA con il regime forfettario può oggi evitare di sostenere delle spese elevate: esistono servizi online come Fiscozen che sono economici e che offrono un pacchetto all inclusive a prezzi del tutto abbordabili. Nel caso specifico, con soli 299 euro + IVA si può avere consulenza ed assistenza completa.