Polizia municipale e provinciale in difficoltà in Toscana: lettera aperta a Regione Cisl

Grosseto: Ritardi nell’approvazione del regolamento, mancato finanziamento della formazione per i neoassunti, niente risorse per la polizia provinciale e nessuna novità sul “servizio di prossimità” in scadenza: ecco i temi portati all’attenzione

Chiedono le tempistiche sul nuovo regolamento regionale, chiarimenti in merito al finanziamento della formazione e investimenti sul servizio di prossimità: sono questi i temi portati all’attenzione della Regione Toscana dal coordinamento regionale della Toscana della Cisl funzione pubblica Polizia locale. “Una richiesta necessaria – commenta Patrizia Pieri, coordinatrice provinciale della Polizia locale Cisl Funzione Pubblica di Grosseto – perché le polizie municipali e provinciali della Regione da tempo vivono una situazione di incertezza e stallo”.

In particolare, nella missiva si sottolinea il ritardo nella diffusione del regolamento unico che renderebbe omogenee, riconoscibili e adeguate le divise e i distintivi, ma anche le dotazioni e gli strumenti difensivi, la rinuncia a finanziare i corsi di formazione per i nuovi agenti assunti e il mancato rifinanziamento del “servizio di prossimità” che aveva interessato anche la città di Grosseto e aveva consentito, in molti comuni della Toscana, un aumento del personale, e il taglio delle risorse destinate alla polizie provinciali.

Nello specifico, il ritardo nella messa a punto del nuovo regolamento sulle “Norme in materia di polizia comunale e provinciale”, dopo due anni e numerose riunioni, non è stato ancora diffuso e riguarda uniformi, veicoli, strumenti e tessere di riconoscimento e dovrebbe garantire immediatamente l'identificazione, disciplinando anche i presidi difensivi, ovvero gli strumenti di autotutela, dalle manette allo spray urticante, necessari per la sicurezza degli agenti stessi. Per quanto concerne la formazione dei nuovi assunti, la Cisl Funzione pubblica denuncia la sospensione dei corsi indetti per ottobre, per il mancato finanziamento. Il “servizio di prossimità” è in scadenza a inizio 2025 ed era stato promosso dalla Regione per migliorare i livelli di sicurezza di alcune città toscane, consentendo anche un aumento di organico, seppur a tempo determinato. Infine, le mancate risorse per le polizie provinciali, dopo la riduzione prevista dalla riforma Delrio, comportano notevoli difficoltà per il personale che deve adempiere anche alle funzioni di polizia amministrativa delegate dalla Regione.

“Queste problematiche – sottolinea Pieri – riguardano in Toscana 4mila operatori delle polizie municipali e provinciali e sono riscontrate in un momento in cui in tutta la regione si registra un aumento degli episodi di microcriminalità, degrado e inciviltà. La richiesta portata avanti dal reggente della Funzione Pubblica Cisl della Toscana Mauro Giuliattini e dal coordinatore regionale polizia locale della Fp Stefano Leporale è finalizzata ad ottenere, quanto prima, un incontro urgente, per chiarire le intenzioni della giunta regionale ed evitare che la polizia locale della Toscana debba essere considerata l’ultima polizia locale d’Italia”.