Personal Chef, l'eccellenza gastronomica sulle vostre tavole

Oggi raccontiamo la storia di Alessio Berionni, classe 1991, nato in un piccolo paese umbro che seguendo la sua passione per la cucina ha viaggiato lontano da casa e oggi è approdato in Maremma.

Ciao Alessio, raccontaci di te.

La mia passione per la cucina inizia in quella di mia nonna dove ogni domenica la ammiravo impastare e chiudere i cappelletti con assoluta precisione e attenzione ai sapori, anche se semplici, così perfetti. Mi sono diplomato all'istituto alberghiero di Assisi e ho iniziato a lavorare nei migliori ristoranti della mia zona. All'età di 17 anni mi sono trasferito in Inghilterra, nel sud di Londra e, con praticamente poco e nulla, ho continuato a coltivare la mia passione per la cucina e la ricerca della perfezione. Dopo anni di sacrifici ho iniziato a ricoprire incarichi importanti in alcuni ristoranti stellati come Gringling Gibbons (3 stelle Michelin) e Country luxury house come Stapleford Park (2 stelle Michelin), lavorando al fianco di Alaine Ducasse, Gordon Ramsay. Nel 2019, dopo aver un bagaglio culturale, lavorativo e una fantastica famiglia, lasciando un pezzo del mio cuore decido di tornare nel mio paese e mettermi in gioco come Personal Chef, raggiungendo con successo l'ennesimo traguardo.

Cosa significa fare il Personal Chef?

Personal chef significa uno chef personale cioè a tua disposizione per eventi privati o per un’intera vacanza.

Penserò a tutto io dalla ricerca delle materie prime locali, alla pulizia dopo ogni pasto.

Dall’Umbria all'Inghilterra alla Maremma, come valorizzi il territorio nella tua cucina?

La mia cucina racconta le mie esperienze e i posti che ho vissuto, le origini sono umbre ma la personalità è inglese con un tocco di Maremma, ovviamente cerco sempre la materia prima originale del territorio magari usando una cinta senese per trasformarla in un pork belly stile britannico.

Si parla spesso di cucina moderna o tradizionale, quale prediligi per te e per i tuoi clienti?

Il mio è uno stile contemporaneo, quindi moderno ma rimanendo comunque fedele alle tradizioni che ogni territorio trasmette.

Vuoi dire qualcosa alle nuove leve del settore?

Viaggiate! Viaggiate e vivete la cucina con passione senza trascurare la propria vita privata.

Che è quella che permette di avere successo, il successo non è farsi conoscere dai media o dalle varie guide gastronomiche ma il sentirsi realizzati dopo aver creato qualcosa di tuo, che veramente rispecchia quello che sei e fai!

Torniamo a parlare di te, a chi ti senti di dire grazie?

Le persone che devo ringraziare sono prevalentemente due. Uno è stato il mio miglior amico mai avuto Diego, che purtroppo oggi non è più con me; colui che mi ha accompagnato nel mio percorso di vita e professionale.

E Rachele, mia moglie e i miei due figli Kate e Noah che mi appoggiano sempre, spingendomi a migliorare, loro sono la luce che illumina il mio percorso di vita.

Obiettivi e progetti futuri?

Quando ho iniziato il mio viaggio culinario mi ero promesso di scoprire ogni ingrediente, penso di essere al 60% e quel 40 che manca è il carburante che mi manda avanti, quando cucino è come una tela bianca che puoi riempire nel miglior modo possibile, è un modo per viaggiare, rilassarsi e sparire allo stesso tempo, in futuro vorrei andare avanti per la strada di Personal chef e migliorare sempre in ogni aspetto sia culinario che di vita.

Abbiamo visto delle foto dei tuoi piatti e abbiamo l’acquolina in bocca, come facciamo a gustarli?

Semplice! Basta visitare il mio sito web abpersonalchef.com o contattarmi direttamente al 3703727827.

Una volta accordato il menu o l’evento, non dovrete far altro che dimenticarvi di cucinare!

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