Partito Socialista Italiano: “Una delusione l'esito dell'incontro tra Regione e vertici Venator”
Scarlino: «L'esito dell'incontro tra Regione e vertici della multinazionale Venator, che è proprietaria dello stabilimento di Scarlino dove si produce Biossido di Titanio, è stato da tutti considerato una profonda delusione. Da molto tempo – dichiara Mauro Biagioni per il PSI di Scarlino – ho più volte detto che il vero grande problema era ed è lo stato di grave dissesto finanziario dell'intero gruppo. Un debito enorme, una guida incerta e inefficace, una crisi economica globale e una concorrenza cinese aggressiva e senza regole, hanno rappresentato il vero impedimento per una reale ripresa produttiva dell'impianto di Scarlino. Non gli spazi dove confinare i gessi, non l'indagine delle Procure sulla presenza del cromo esavalente negli stessi, non i ritardi nelle autorizzazioni addebitate agli Enti Pubblici, hanno fermato da luglio 2023 la produzione di Biossido di Titanio. I 240 dipendenti, l'intero indotto attendono risposte. Non sono serviti gli appelli a collaborare, rivolti a tutti gli attori di questa vicenda, ognuno ha dato prova di saper fare con responsabilità il suo ruolo. Adesso si addensano nubi nere e un futuro incerto, sulla cassa integrazione e il mantenimento in standby dell'impianto. Gli stessi lavoratori Venator, solo adesso si stanno rendendo conto di tutto ciò, erano stati informati che una volta autorizzato lo stoccaggio dei gessi nell'area adiacente lo stabilimento, tutto sarebbe con gradualità ripartito. A tutti loro, alle loro famiglie l'augurio che il prossimo Natale porti almeno un poco di serenità e che il 2025 rappresenti la vera ripartenza».