Ospedale di Grosseto, il 60^ anniversario per un nuovo legame con la comunità maremmana
L’intervento del Ministro della Salute, le parole del presidente della Regione. I ricordi della costruzione della «casa» della sanità pubblica
Grosseto: L’ospedale Misericordia è la «casa» della sanità pubblica della Maremma. Con questo spirito si sono aperte stamani, sabato 16 novembre, le celebrazioni dei 60 anni dalla posa della prima pietra dell’ospedale di Grosseto. A riaffermare questo principio sono state le autorità intervenute, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, insieme al direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso, al sindaco di Grosseto, nonché presidente di Coeso, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, all’europarlamentare Francesco Torselli e al Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha inviato un videomessaggio.
A dare il benvenuto a tutta la platea nell’auditorium del «Misericordia» è stato il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro che ha illustrato i progressi realizzati in termini di servizi, strutture e professionalità dell’ospedale di Grosseto.
È stato quindi Umberto Carini a ripercorrere la storia della sanità maremmana e la genesi della costruzione del nuovo ospedale. La mattina è proseguita con i saluti dell’attrice e presentatrice Vanessa Incontrada, che ha voluto esprimere parole di apprezzamento per il personale sanitario del Misericordia: «Questo giorno è per loro». Il giornalista Giuliano Ferrara ha ricordato e condiviso con il pubblico la sua esperienza come paziente al Misericordia: «Io sono molto più vecchio di questo ospedale e anche grazie a questo ospedale ho incontrato professionisti capaci e rassicuranti e quando, dopo un intervento, mi resi conto che mi avevano rasato la barba, subito pensai che mi avessero regalato anche il tempo per farla ricrescere». Nel corso della mattinata anche un momento di ricordo di una grande benefattrice dell’ospedale Misericordia, Raffaella Carrà. Presenti in sala Sergio Japino e il figlio Gianluca Pelloni Bulzoni.
Interessanti gli scambi nella tavola rotonda moderata da Barbara Palombelli con Nicola Draoli presidente Ordine degli Infermieri, Paola Pasqualini Presidente Ordine Medici e Odontoiatri, Venere Coppola per l'Ordine delle Ostetriche, Jacopo Zanardi Presidente Ordine dei Farmacisti, Michela Franceschini per l'Ordine TSRM e Renato Fortunato Tulino Direttore del Dipartimento di Medicina Generale Asl Tse.
Nella mattinata che la presentazione del libro di Cristina Gimignani «Maremma bianca, 60 anni di buona sanità», l’intervento di Massimo Bergamasco, professore ordinario della Scuola Superiore Sant'Anna Pisa su Ospedale e Metaverso, oltre ad un annullo postale celebrativo. Nel pomeriggio la cittadinanza ha potuto prendere parte all’iniziativa «Ospedale aperto» e alle dimostrazioni di chirurgia robotica. Le iniziative proseguono anche nella giornata di domenica 17 novembre, a partire dalle ore 10 con la piantumazione dell’albero sul luogo della posa della prima pietra.
«L’ospedale Misericordia di Grosseto rappresenta il frutto di un’alleanza civile, quella fra l’iniziativa statale, quella degli enti locali e quella altrettanto significativa dei benefattori locali - ha dichiarato il direttore generale Asl Tse, Antonio D’Urso - già al tempo, nell’impronta genetica di questo punto di riferimento, si cimentano l’azione pubblica e quella privata che ancora oggi, da una parte attraverso l’azione dei professionisti e dall’altra con l’apporto delle associazioni di volontariato, rende l’ospedale di Grosseto la casa di tutte le persone bisognose di cure».
«E’ per me un piacere ed un onore rappresentare la Toscana – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – in questa due giorni di celebrazioni e festeggiamenti per i 60 anni del presidio ospedaliero di Grosseto. In questo arco di tempo questa struttura è cresciuta, così come tutta la sanità toscana, fino a raggiungere punte di vera eccellenza, come nel caso della chirurgia robotica, campo nel quale Grosseto rappresenta un riferimento a livello italiano. Ma l’ospedale Misericordia, con l’insieme di strutture collegate, rappresenta anche un sicuro punto di riferimento per tutta la Maremma e per la Toscana meridionale. Buon anniversario a tutti».
«È giusto celebrare questi primi sessanta anni – ha aggiunto l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini - di una storia di grande significato e di accompagnare la sanità maremmana forti del percorso fatto fin qui, orgogliosi del suo presente e nella continua ricerca di garantirle un ulteriore futuro di crescita, attenti a conservarne, perché così vogliamo fare, il carattere specialistico, nel quadro di un sistema sanitario regionale che vogliamo, pubblico, universale e in grado di curare tutti coloro che vi si rivolgono con fiducia, fornendo ad ogni cittadino la professionalità che i nostri operatori sanitari garantiscono ogni giorno».
Nel suo video intervento, il Ministro della Salute, professor Orazio Schillaci, ha ringraziato tutto il personale sanitario dell’ospedale Misericordia: «In questi 60 anni - ha detto nel videomessaggio il Ministro - la struttura ha saputo crescere e innovarsi grazie al contributo di professionisti competenti ed umani. È diventata il punto di riferimento per la salute e il benessere della comunità grossetana e di tutto il territorio maremmano. I cambiamenti epidemiologici, demografici e sociali intervenuti ci chiedono di portare avanti un processo radicale e coraggioso di modernizzazione del nostro servizio sanitario nazionale».
«Il Misericordia è luogo di eccellenza: merito dei medici e di tutto il personale sanitario, professionisti che operano con spirito di sacrificio, impegno e determinazione. Lo fanno nonostante una cronica carenza di personale che dev’essere risolta. Un sentito ringraziamento va a tutte le volontarie e i volontari: sono più che preziosi, sono determinanti», dichiara Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto e presidente di Coeso.
Il Deputato al Parlamento Europeo, Francesco Torselli, ha espresso parole di ringraziamento per il percorso compiuto fino ad oggi: «Ringrazio per l’opportunità di presenziare ad un momento così importante e partecipato per la comunità tutta. Questo ospedale non è solo un’eccellenza a livello regionale, ma rientra in una dimensione nazionale sanitaria che l’Europa tutta guarda con ammirazione. Da luoghi di eccellenza come questo partono le sfide che ci attendono nel futuro prossimo: dalla robotica alla medicina di ultima generazione, al tema, importantissimo, dell’invecchiamento della popolazione alle nuove cronicità ed al mutamento dei bisogni specifici della salute».
«È un’occasione molto importante con numerose autorità per questa celebrazione dei 60 anni - dichiara la direttrice amministrativa Antonella Valeri - Un occhio al passato per tutti i professionisti a cui va il nostro ringraziamento, ma un occhio anche al presente e al futuro perché rispetto a 60 anni fa tanto è cambiato e adesso questo ospedale è un’eccellenza nazionale».
«Questa giornata segna un punto di unità fra l’ospedale e la comunità locale - dichiara la direttrice sanitaria, Assunta De Luca - Questo è il luogo di riferimento di tantissimi turisti che ogni estate affollano la maremma. Negli ultimi tempi abbiamo dato spazio a processi di umanizzazione dei percorsi di cura all’interno dell’ospedale, con migliore segnaletica e nuovi ambienti, abbiamo migliorato le prese in carico dal territorio, consentendo alle persone un accesso più facile alle cure, rendendo questo ospedale sempre più vicino alle persone».
«Una giornata importante di ringraziamento e anche di festeggiamento per tutti i professionisti sanitari che garantiscono attraverso il loro lavoro quotidiano un’assistenza sanitaria di eccellenza per la popolazione della Maremma e non solo. Questa occasione è anche per ringraziare tutto il mondo della sanità grossetana sempre in prima linea, sempre al fianco della cittadinanza. Ringrazio tutte le persone intervenute, fra i quali gli ex primari e i direttori generali, sanitari e amministrativi della Regione Toscana. Un grazie in particolare l’istituto alberghiero Leopoldo di Lorena per la collaborazione nella realizzazione dell’evento», dichiara il direttore di presidio Michele Dentamaro.