"Oggi parliamo di...": educhiamo alla Bellezza

Già in passato ho trattato l’argomento “Bellezza”, oggi sarà l’amica, artista e scrittrice Giuseppina Maestrelli, in arte Peppetta, che ha sempre ritenuto la bellezza un valore aggiunto, ad affrontare questo tema.

Maremmana di adozione, tra i suoi ultimi premi vinti ricordo; Collare laurenziano accademia Lorenzo il magnifico 2017 - premio Ponte Vecchio 2018 premio Toscana TV 2019 - premio internazionale giglio blu città di Firenze 2022 - associazione di cultura sport e tempo libero sponsor coni premio letterario internazionale Firenze capitale d'Europa 2022


Peppetta parlaci di Bellezza.

"Sono stata fortunata, nata in Italia e non solo, anche in Toscana, e la Bellezza si è insinuata in me come scrive Ugo Foscolo nel “Gazzettino del bel mondo”, certo la bellezza è una specie di armonia visibile che penetra soavissima nei cuori umani".

Dolce è l’abbandonarsi a questa malia: il paesaggio, l'arte, la poesia, la musica sono ingredienti adatti per sfiorare la Bellezza nella sua essenza esteriore; la bontà, la nobiltà d’animo e un pizzico di buon senso creano la bellezza interiore che si rispecchia nell'atteggiamento, negli approcci al prossimo, nel riuscire ad emozionarsi davanti ad un'opera d'arte od ancor più nell’assaporare la libertà della Natura.

Non diamo per scontato tutto questo, la Bellezza è in pericolo, perché la Bruttezza sta prendendo il sopravvento.

L'incuria totale sta distruggendo panorami intoccabili, che importa se si esalta la maleducazione, l'ignoranza e la volgarità, che importa se la nostra cultura viene buttata al macero imponendo altre realtà condite con presunzione e arroganza.

La bellezza è fragile rispettiamo ogni sua manifestazione.

Ritorniamo ad apprezzare un'alba timida, un tramonto infuocato, un albero maestoso alziamo lo sguardo sopra la siepe, apprezziamo la bellezza, quando si presenta, dell’essere umano non cadiamo nell'utopia del perfezionismo estetico o ancor peggio nelle mode di tatuaggi e simili; nutriamoci con un po' di umiltà e dedichiamoci alla voglia del sapere del conoscere.

L'aspetto, lo sguardo rispecchiano la nostra anima, esaltiamo la nostra dignità a cui, troppo spesso abbiamo erroneamente rinunciato, per quattro stracci.

Non illudiamo, la bellezza non è in vendita, occorre costruirla giorno per giorno, ricordiamoci che solo noi umani abbiamo la capacità e il discernimento del bello ed è questo che ci pone al di là dell’animale.

Il desiderio, quasi una necessità mi accompagna a rivedere bellezze immortali, mi attardato ad assaporare, ancora una volta, pennellate famose o la morbidezza del marmo, attenti non basta pagare un biglietto per avere il permesso di ferire la Bellezza, evitiamo almeno di presentarsi in mutande all’ingresso del tempio.

Un’ultima domanda “dove si è perso il sentimento della vergogna? "

Ringrazio Peppetta, per il suo intervento in nome della Bellezza, concludo riportando una frase dal repertorio di G. d’Annunzio: Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.