"Oggi parliamo di...": disturbi alimentari nei giovani

Oggi parliamo di: … Disturbi alimentari nei giovani

Oggi voglio affrontare questo tema, in quanto ci sono dati allarmanti in relazione ai nostri giovani. Quando parliamo di disturbo del comportamento alimentare, si fa riferimento a una vasta categoria di comportamenti e stati mentali che vanno a classificare un rapporto malato con il cibo.

Gli esperti ci dicono che di DA, soffrono all’incirca due milioni di giovani italiani, in quella che è l’età tra la pubertà e l’ adolescenza. Non sempre si parla di anoressia o bulimia, ma vi sono altri disturbi alimentari spesso transitori, la criticità è che a livello sociale non se ne parla molto, il che comporta una difficoltà nel riconoscere le cause delle persone che ne soffrono. Per questo che la manifestazione dei sintomi dei DA in adolescenza, non deve essere sottovalutata.

Ma da cosa deriva il disturbo alimentare? Genericamente gli esperti ci dicono che i motivi hanno molte “facce”: le relazioni in famiglia, la pressione sociale, una bassa autostima e una buona percentuale è rappresentata dall’influenza delle immagini idealizzate dei social media, che sempre di più comunicano e richiedono la perfezione, soprattutto quella fisica. Tutti sappiamo come funziona la società, ci vengono imposti dei modelli, e quindi l’essere sempre più vicini a questi modelli, porta i nostri giovani ad attivare meccanismi di rinuncia, spesso con il cibo, pur di corrispondere ai canoni richiesti.

Il messaggio che dobbiamo far circolare, è quello per cui le persone valgono in riferimento alle loro capacità e competenze , non per il loro aspetto fisico, le statistiche parlano chiaro:

“Bambino Gesù: disturbi mentali in bambini e adolescenti, dati 2022 - Stefano Vicari, professore presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e responsabile della neuropsichiatria infantile all’Ospedale Bambino Gesù (Opbg) di Roma, ha rilasciato i seguenti dati:

nell’ottobre 2022, record di ricoveri al Bambino Gesù per disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA); il 10% dei bambini e il 20% degli adolescenti ha un disturbo mentale; accessi per ideazione suicidaria o tentato suicidio in aumento esponenzialmente – + 75% nei 2 anni della pandemia rispetto al biennio precedente; il suicidio è la seconda causa morte tra 10 e 25 anni di età; nel 2011 le consulenze psichiatriche registrate presso il pronto soccorso sono state 152, nel 2022 sono state 1850; in pandemia i ricoveri in psichiatria sono aumentati del 40%, i disturbi alimentari del 30%.

Società Italiana di Pediatria: la “depressione da social”, dati 2022- Secondo i dati della Società Italiana di Pediatria (SIP), raccolti dal 2004 al 2022 con 68 lavori scientifici volti ad indagare il rapporto tra social media e sviluppo di problematiche alimentari, è emerso quanto segue: più tempo i giovani trascorrono sui social, più alto diventa il rischio di sviluppare sintomi depressivi; si parla di “depressione da social”, in quanto molti bambini preferiscono il contatto online a distanza rispetto ad una interazione faccia a faccia, sentendosi però più soli; associati all’uso dei social, emergono altre difficoltà quali problemi psicologici, comportamentali e legati alla sfera sessuale, cyberbullismo, disturbi del sonno, dipendenza, ansia, distorsione della percezione del proprio corpo, ridotta attività fisica, grooming online, cefalea; i bambini vengono letteralmente “bombardati” da pubblicità di cibo malsano e messaggi pro-anoressia.

(Dati ripresi da : https://m.r.com/disturbi-alimentari-dati-aggiornati-2021)

La denutrizione, comporta in adolescenza, problematiche fisiche, con cui il soggetto in causa farà i conti per tutta la vita. L’attenzione della famiglia è fondamentale, non dobbiamo mai dare nulla per scontato.

Argomento complesso, questo mio breve excursus , ha l’obiettivo di accendere l’attenzione sull’argomento. Insegniamo ai nostri ragazzi che come dice Luigi Pirandello, “La vita non si spiega, si vive.”