Officine Papage fa il bilancio del successo estivo e prepara la nuova stagione

Monterotondo Marittimo: Dai piccoli borghi dell’entroterra toscano, con il “Festival delle Colline Geotermiche”, in collaborazione con Enel Green Power, fino alla costa ligure, con la X edizione di “Nuove Terre”, Officine Papage ha ormai creato un vero e proprio circuito transregionale che ha offerto agli artisti l’opportunità di incontrare un pubblico nuovo, registrando il sold out nell’ottanta per cento dei 38 eventi in cartellone, con un totale di almeno 5000 presenze. In questi giorni è in preparazione il cartellone autunnale. L’attività della compagnia proseguirà da ottobre a dicembre con l’XI edizione della rassegna “P.Arte da Noi” che avrà il suo centro al Teatro dei Coraggiosi di Pomarance (Pisa), il piccolo ma splendido gioiello all’italiana dove la compagni ha la sua sede ufficiale, per coinvolgere anche questa volta tutta l’area geotermica toscana tra Pisa e Grosseto, da Monterotondo a Monteverdi. Il calendario definitivo sarà lanciato alla fine di settembre.

Nell’estate 2022 Officine Papage ha ospitato ben 22 compagnie: dalle più note, come Gli Omini, Babilonia Teatro, Cucolo/Bosetti o Carrozzerie Orfeo, alle più giovani e promettenti del nuovo teatro italiano, come ScenaMadre, La Ribalta, Gli Scarti o Kronoteatro, dando spazio a proposte decisamente innovative, dal podcast su Spotify e Telegram “Frammenti di suono”, nato da un gioco di ruolo, alla sorprendente esperienza sensoriale di “Rebecca. Uno spettacolo al buio”, ideato e interpretato dallo stesso Marco Pasquinucci con la consulenza di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari.

“Abbiamo attraversato i territori di 2 regioni, 4 province e 14 comuni” – racconta Annastella Giannelli, direttrice organizzativa – “Per abitare con il teatro, la musica, la danza e il circo contemporaneo 24 location diffuse in un tratto di Italia magnifico, lungo un percorso di quasi 300 chilometri, costellato da parchi naturali, spiagge, piazze di paesi antichi, musei, teatri storici, aree industriali riqualificate proprio grazie alla cultura. La bellezza (a tratti l’unicità) dei luoghi che hanno accolto gli allestimenti ha contribuito al successo di pubblico e all’originalità dell’offerta, ma questi risultati importanti sono stati supportati anche dal talento degli artisti coinvolti così come dalla professionalità e dal particolare entusiasmo che caratterizza lo staff Papage, costituito da 22 lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, per la maggior parte under 35. Uno staff che porta la creatività anche nella gestione degli eventi e nel coinvolgimento delle comunità, non solo sul palco: con questo spirito sono nate le numerose iniziative collaterali alla visione che hanno arricchito i due cartelloni, coltivando costantemente la partecipazione e stimolando la curiosità dei visitatori.”

“Siamo riusciti a coinvolgere tutti, non solo gli addetti ai lavori.” – spiega Marco Pasquinucci, direttore artistico della compagnia e dei Festival targati Papage - Questo è da sempre il nostro obiettivo: proporre qualità e innovazione in territori non sempre raggiunti dal teatro sperimentale italiano, per creare un legame tra ricerca artistica e pubblico vero. Il risultato dimostra che la scelta di proporre temi non necessariamente leggeri o di puro intrattenimento può vincere anche nelle rassegne estive, al di fuori dei circuiti dei grandi festival specializzati.”