Nomi degli aeroporti. Gli italiani volano e pensano altrimenti
Nonostante l’attentato a Trump, la guerra a Gaza e l’invasione russa in Ucraina, il ritorno dei laburisti al governo del Regno Unito, i francesi alle soglie di un'altra rivoluzione, gli svizzeri che si sono schierati a favore dell’Ucraina, i tedeschi che vanno a singhiozzo, etc etc.. in Italia si trova il tempo per parlare dei nomi (o meglio “del” nome) da dare agli aeroporti.
Alla base c’è una cultura di governo che si basa molto su rivalsa del tipo “noi siamo i migliori di tutti” e “quelli di prima erano il peggio del peggio” chiamando “quelli di prima" come “sinistra”, pur dimenticandosi che “quelli di prima” erano gli stessi (Lega e Forza Italia) che in varie macedonie hanno governato il Paese negli ultimi venti anni. La memoria fa brutti scherzi.
Comunque, oggi mi è arrivato un messaggio in cui mi si chiede di far girare la voglia di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Margherita Hack (“la signora dei cieli e delle stelle”) piuttosto che a Silvio Berlusconi. Sì, d’accordo, la decisione di intitolare l’aeroporto milanese a Berlusconi è un atto politico più che istituzionale, molto divisivo e, forse, come dice il Sindaco di Milano, prematuro e inopportuno e poi, a Margherita Hack forse sarebbe meglio intitolare qualche università. Ma, a parte qualche fanatico, ve lo immaginate che qualcuno dirà “parto per le Maldive dall’aeroporto Berlusconi”... suvvia… dirà che parte da Malpensa.
Ed è così per tutti gli aeroporti italiani, che hanno fior fiore di personaggi della storia a cui sono intitolati, ma che tutti e loro stessi (vedere i siti web) continuano a chiamare col nome della città o cittadina (quando, rari casi, di un aeroporto in una grande città ce n’è più d’uno, tipo Fiumicino e Ciampino) di riferimento.
“Ciao, mi vieni a prendere all’aeroporto Federico Fellini”, qualcuno l’ha mai sentito o letto? Se non piuttosto “mi vieni a prendere a Rimini”, E così via per tutti gli altri aeroporti italiani, isole comprese.
Forse i partigiani dell’aeroporto Berlusconi non si sono accorti che la loro è una vittoria di Pirro e che, contenti loro e i loro avversari, alla prima occasione a Malpensa gli cambieranno nome. E poi? Punto e da capo per il prossimo aeroporto che non ha ancora qualche nome di personaggio amato o odiato.
Vincenzo Donvito Maxia - presidente Aduc