Montieri più sicura: al via il progetto da 1,85milioni per la prevenzione del dissesto idrogeologico
Montieri: Prende forma il progetto idraulico per rendere più sicuro il paese di Montieri. Il sindaco Nicola Verruzzi e Simone Lisi, responsabile area tecnica dell’ente, ne hanno parlato nella sede del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud con Roberto Tasselli, dirigente area studi e progettazione e Valentina Chiarello, responsabile area studi e progettazione. All’incontro hanno preso parte anche Federico Vanni e Fabio Zappalorti, presidente e direttore generale di Cb6.
Alla base del progetto ci sono interventi sui fossi Fonte del Ghiaccio, Nebbiaio, Pelliccino e Razzino, che si trovano sul poggio di Montieri e che rappresentano un pericolo per il sottostante abitato più volte colpito da eventi importanti. “Questo succede ciclicamente da decenni – ricorda amaro il sindaco Verruzzi – l’ultima volta il 25 settembre 2020 con l’alluvione che si è pesantemente abbattuta sul nostro paese, con danni per oltre 500mila euro. Da allora ci siamo mossi per individuare una soluzione strutturale andando a intercettare un finanziamento da 1,85 milioni attraverso il piano nazionale prevenzione dissesto idrogeologico”.
“Ciò che rende complessa l’area – osservano gli ingegneri Tasselli e Chiarello – è che al consueto rischio idraulico da allagamenti va aggiunto anche quello geologico da frane, legato all’elevato trasporto di detriti e materiale solido, particolarmente significativo in questi corsi d’acqua. La soluzione più idonea individuata è quella di gestire le colate detritiche (debris flow) nel poggio di Montieri a monte del centro abitato, riconfigurando il reticolo di drenaggio e potenziando le briglie selettive già presenti, delocalizzando il rischio in aree senza presenza di abitazioni e persone e proteggendo l’abitato in caso di precipitazioni intense”.
“Per favorire l’allontanamento delle acque meteoriche e frenare il trasporto del materiale legnoso – proseguono Tasselli e Chiarello - applicheremo alla progettazione soluzioni basate sulla natura e misure di ritenzione naturale delle acque tipiche dei paesaggi periurbani e forestali: non si prevede la realizzazione di condotte chiuse, si preferiscono canali di guardia, fossi di drenaggio con vegtazione e depressioni progettate per ridurre la velocità. Sarà possibile deviare le acque durante la discesa, estremamente ripida, lungo il poggio e intercettare i detriti con le briglie selettive, mentre nei fossi di Ripaccione, della Fonte e della Madonna dei Castagni potremo far confluire le acque dei fossi che minacciano il paese”.
La collaborazione tra il Comune di Montieri e il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud prevede nelle prossime settimane l’avvio di indagini topografiche, geologiche e archeologiche per arrivare a un progetto di fattibilità tecnico-economica. “Da parte nostra – afferma Federico Vanni, presidente di Cb6 – massimo impegno e disponibilità per supportare l’Amministrazione in questo percorso e raggiungere un obiettivo fondamentale per la sicurezza della comunità di Montieri. Il Consorzio è un ente al servizio del territorio e i nostri uffici sono pronti a mettere a disposizione professionalità e competenze”.
“Il ricordo dell’alluvione del 2020 è ancora vivo in noi – chiosa il sindaco Verruzzi – e da subito ci siamo mossi con azioni mirate volte a proteggere i cittadini e il contesto urbano a 360 gradi. Non solo attraverso la ricerca di finanziamenti poi intercettati, ma anche per limitando fortemente il taglio boschivo e gli interventi selvicolturali su un’ampia fascia di monte attraverso la sua qualificazione in bosco in situazione speciale. La zona ha peculiarità assolute e richiede elementi di tutela assoluti. I tempi per l’intervento? I lavori per la sistemazione idrogeologica del poggio con la riconfigurazione del reticolo idrografico dovranno essere conclusi entro il 2027”.