Massimo Di Giacinto: "Follonica città rumorosa e senza adeguati controlli"

Follonica: "Grazie alla scienza si sta diffondendo sempre di più la consapevolezza del rapporto che c’è tra tutela dell’ambiente e salute umana. Però c’è un aspetto, tra i vari fenomeni di inquinamento ambientale, che è sottovalutato: quello acustico, che influenza le normali attività quotidiane delle persone fino a peggiorarne la qualità della vita. Quindi disagi e malattie per il rumore del traffico veicolare, vicinanza di linee ferroviarie, presenza di attività industriali/artigianali e commerciali, e così via. 

Anche la nostra città ne è certamente interessata e non credo di sbagliarmi nel dire che Follonica è rumorosa. Nulla a che vedere con i grandi centri abitati ma i problemi, legati al rumore, certamente non mancano. Quante volte d’estate, ma non solo, ho raccolto le proteste di tanti cittadini che non riescono a riposare, né di giorno né di notte, per il passaggio ‘con sgassata’ di motorini o scooter smarmittati, schiamazzi notturni, suonate di clacson senza senso, lavori edili e stradali negli orari più impensati, forti rumori provenienti dall’interno o dall’esterno di locali pubblici. Sono assolutamente convinto che l’inquinamento acustico non può essere eliminato del tutto perché vorrebbe dire bloccare gran parte delle attività dell’uomo che sono, quasi sempre, fonte di rumori. Però è possibile gestirlo, mitigandolo, così da rendere la vita più serena a tanti cittadini. Qualcosa il Comune può fare, per esempio utilizzare l’asfalto a bassa rumorosità nelle strade cittadine, progettare le aree urbane con alberi e piante ai bordi delle strade per ottenerne effetto fonoassorbente, optare per scelte di mobilità sostenibile moderando, quanto più possibile, non solo l’inquinamento acustico ma anche quello atmosferico. 

A proposito, che fine ha fatto il tanto sbandierato Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) fermo alle linee di indirizzo deliberate dalla giunta comunale un paio di anni fa e costate ai follonichesi circa 25 mila euro? Sparito nel nulla! E come al solito anche per i rumori non ci sono abbastanza controlli, fatti come si deve, nonostante che il Comune abbia un regolamento, tra l’altro recente e ben fatto sulla questione dell’inquinamento acustico, dove sono individuati i soggetti che li devono attivare ed eseguire. Sarebbe bene che i controlli il Comune li organizzasse meglio, se vuole farli. Nell’interesse di tutti e per il benessere psicofisico di molti", conclude Massimo Di Giacinto.