Legambiente: "Laguna di Orbetello al collasso: il Governo si adoperi per una soluzione strutturale"

Rispescia: La laguna di Orbetello è di nuovo al collasso - scrive Legambiente - . Andrea Casamenti, sindaco di Orbetello, ha da poco dato notizia del fatto che, nella notte, la situazione che aveva destato preoccupazione e sgomento nella comunità nei giorni scorsi si è ulteriormente aggravata. Il primo cittadino ha fatto sapere che sarà attivato il COC - Centro Operativo Comunale e che sarà costantemente tenuto al corrente degli sviluppi il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, passato in visita sulle sponde della cittadina lagunare appena due giorni fa.

Che la situazione fosse grave era evidente. Ormai da giorni, i miasmi avvolgevano Orbetello e bastava un colpo d’occhio per capire che la situazione stava volgendo al peggio, proprio come accadde nell’estate del 2015, l’anno in cui morirono asfissiati oltre 200 tonnellate di pesci.

A intervenire sulla situazione è Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente: “La laguna di Orbetello è un ecosistema fragilissimo, che necessita di una gestione stabile, duratura e di ingenti risorse. Complice anche la crisi climatica, quella a cui stiamo assistendo è la dimostrazione drammaticamente pratica dell’urgenza di un cambio di passo. Il rimbalzo di responsabilità da un ente all’altro e le dinamiche politiche devono farsi da parte a favore di un’accelerazione nei confronti di un percorso capace di salvare la laguna, la comunità e le economie locali. L’accordo di programma tra Regione e Comune relativo alla gestione ordinaria dello specchio acqueo si è dimostrato manchevole nella teoria e nella pratica. La proposta di legge relativa all’istituzione di un consorzio - sostenuta da tutte le forze politiche - può essere risolutiva, a patto che si trasformi presto in realtà attraverso stanziamenti e decisioni strutturali. La palla, dunque, è nelle mani del governo, ma tutte le realtà istituzionali devono sentirsi chiamate in causa sia nella gestione di un’emergenza che sta nuovamente mettendo in ginocchio il territorio che nella battaglia per la messa a terra di soluzioni definitive.”

Da parte di Legambiente, il dito è puntato contro la corsa della crisi climatica che, nell’opinione dell’associazione ambientalista, deve essere affrontata per tempo, stando alla larga da tardive iniziative tampone. Ripulire i canali e abbassare il fondale sono soluzioni che devono essere percorse nei tempi e nei modi giusti. Così come la gestione delle alghe che, oltre a poter essere rimosse dal fondale e destinate ad altri usi, possono essere addirittura riutilizzate in ottica di economia circolare. Altri due temi sono strategici: la movimentazione dell’acqua, da potenziare con apposite tecnologie, e una corretta gestione delle aperture, attraverso le quali consentire un pieno e costante scambio tra laguna e mare.

Una nuova visione della laguna, compatibile con gli eventi climatici estremi a cui stiamo assistendo, deve essere contemplata in ogni decisione presente e futura allo scopo di mettere definitivamente da parte azioni straordinarie a favore di misure ordinarie.

“Il timore che si stia per assistere a una crisi del tutto somigliante a quella del 2015 - ha concluso Gentili - è più che reale. Come associazione ambientalista, siamo a disposizione per fornire un contributo fattivo al dibattito. La sollecitazione alle istituzioni è a gestire celermente la situazione di emergenza, mettendo al primo posto la salute, la salubrità e gli interessi della comunità orbetellana.”