La Toscana vuol vincere la sfida sui beni comuni

Firenze: La Regione ha fatto il punto sui beni comuni in Toscana. Si tratta di tutte quelle azioni tese a favorire l'autonomia iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà, così come è previsto dall'articolo 118 della Costituzione repubblicana.

Lo ha fatto insieme ai rappresentanti dell'Associazione nazionale comuni italiani Toscana ea Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà.

Ne è emerso un quadro a luci ed ombre, rispetto a cui il presidente della Regione, Eugenio Giani ha sottolineato come siamo di fronte ad una delle "sfide più importanti e affascinanti dell'azione pubblica: i beni comuni come leva di coesione sociale, partecipazione democratica e innovazione istituzionale. E' lo stesso statuto della Regione Toscana che mette tra le priorità dell'ente che presiedo la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, intesi quali beni materiali, immateriali e digitali che utilità funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, alla coesione sociale, alla vita delle generazioni future e alla promozione di forme diffuse di partecipazione nella gestione condivisa e nella loro fruizione”.

Secondo l'assessore regionale al rapporto con gli enti locali e alla partecipazione, Stefano Ciuoffo " la valorizzazione dei beni comuni deve passare da una forte alleanza istituzionale, tra Regione, enti locali e mondo della cittadinanza attiva. Negli ultimi cinque anni, grazie anche all'impegno degli enti locali e di Anci Toscana, sono nate esperienze significative: patti di collaborazione, rigenerazioni urbane condivise, progetti di cittadinanza attiva che raccontano una Toscana che sperimentazione e innova. Oggi dobbiamo però essere capaci di dare maggiore uniformità territoriale nell'attuazione della legge regionale sui beni comuni, di rafforzare il coordinamento istituzionale e fornire strumenti agili ai comuni al tempo stesso dando continuità e visibilità alle buone pratiche”.

Così nel corso del convegno è emerso come la Regione sia prontaa rilanciare questa stagione con alcune priorità: l'investimento nella formazione del personale degli enti, la riattivazione del Tavolo di coordinamento previsto dal protocollo sottoscritto dalla Regione e dagli enti locali toscani e conseguentemente di rafforzare la collaborazione con Anci Toscana e Labsus.

Perchè. Come hanno osservato congiuntamente il presidente Giani e l'assessore Ciuoffo. "i beni comuni non sono un tema "residuale" delle politiche pubbliche. Al contrario, rappresentano una chiave strategica per la Toscana del futuro: una Toscana che crede nella partecipazione, nel valore delle relazioni, nella sussidiarietà come principio vivo, perché come Regione Toscana vogliamo costruire politiche pubbliche che nascano con i cittadini, non solo per i cittadini. La sfida dei beni comuni non si vince da soli: è una sfida di corresponsabilità, che chiama in causa istituzioni, cittadini, comunità e territori. Abbiamo le basi normative, abbiamo visioni e alleanze: ora è il momento di passare dalla sperimentazione alla struttura”.