‘La prossima settimana...’: ‘Maremmani’, ma davvero vogliono migliorare?

di Raffaello Milani

Maremma e i maremmani, Grosseto e i grossetani un popolo indubbiamente forte, il mio popolo, la mia terra. Qui sono nato e cresciuto, dove ho vissuto, lavorato e mi sono evoluto da testa di…. calda a persona con un certo equilibrio, dove ho imparato a distinguere cose belle da cose brutte dove ho imparato a capire le mie potenzialità, le mie aspirazioni e, soprattutto, i miei difetti. Oggi voglio parlare dei difetti di un maremmano anzi di un popolo di gente che ha scritto anche nel didietro che è un tantino “rozza” (targa automobilistica GR) ma è pur sempre verace e tosta. Vediamo un po’ di sviscerare quei difetti che ritengo letali e che, secondo la mia opinione, devono essere limati per fare il tanto agognato “salto di qualità”. Partiamo dal primo l’incapacità di accettare il nuovo e a tal proposito porto un esempio rimanendo sul reale e di vita vissuta ma che è da estendere alla generalità delle cose: l’introduzione della novità riguardo la raccolta differenziata con i bidoni informatizzati.

Per me che sono sempre rivolto a scoprire a sperimentare è stata una conquista ma, per buona parte della popolazione, meno male non tutta, è stato un fardello insormontabile contestato osteggiato combattuto in primis dalle forze politiche di opposizione (ma li è solamente un fatto di "campanile" visto che non avevo il loro imprinting) alla vecchietta che giornalmente ne usufruisce. Ne ho sentite talmente tante che ci sarebbe da scriverci un libro con diverse ristampe e se mi perdessi a elencarne alcuni non finirei più. Il perché di questo è presto spiegato e si riduce al fatto che ora non si può più fare quello che tanti in generale adorano e cioè fare ciò che più gli piace dove e come ne hanno voglia senza essere ristretti dal “giogo” della norma da rispettare. Si ultimamente anche qui questo “virus” s’è impossessato della quasi totalità dei cittadini che vedono nel rispetto delle norme una limitazione alle proprie libertà individuali e non un miglioramento dello status quo. L’altro difetto che oggi è venuto a galla èvigneto maremma.jpg la presunzione di essere mega esperti del proprio territorio cioè di saperne sempre di più di chi gli sta davanti e magari propone soluzioni alternative. Ho notato che qualsiasi problema esista tutti e dico tutti hanno la verità in tasca e guai a dire loro che non sei d’accordo si scatena il finimondo, persino se gli spiattelli in faccia norme e testimonianze opposte: no non è possibile anzi è inammissibile che sia il contrario, magari, loro non lo hanno visto da nessuna parte. Questo è figlio della sempre più imperiosa invasione dei social e di internet dove tutti, me compreso, siamo professori espertissimi quindi ciò comporta che non possiamo essere contraddetti. Infine voglio analizzare l’ultimo difetto che a mio avviso è quello più grave e che se non sarà superato, e ne dubito fortemente, non ci porterà da nessuna parte: la mancanza di coesione. Siamo un grande popolo ma non abbiamo in testa il concetto che fare insieme ci porterà solo vantaggi, collaborare e puntare tutti ad un unico obiettivo per noi è difficile se non impossibile per il semplice fatto che siamo troppo abituati a tutelare il nostro orticellino e fare come fa la civetta “tutto mio, tutto mio”. Si dice che in una società uno socio è poco ma due sono già troppi e infatti ho avuto più esempi che da noi im maremma la parola collaborazione è più pruriginosa che l’ortica.

moto raduno ischia di castro (2).jpgAnni fa, nel 2011, ebbi ad organizzare un raduno motociclistico con cui portai oltre 500 equipaggi (oltre 1000 persone) per 3 gg. in Maremma con la collaborazione del TmaxClub, una associazione dilettantistica sportiva nazionale che riunisce motociclisti in possesso di Tmax. Vennero in Maremma da tutt’Italia e non solo, ma la cosa che mi impressionò di più furono le parole di un amico romagnolo: “se noi avessimo le bellezze naturali che avete voi con la nostra capacità imprenditoriale saremmo miliardari, ma qui consociativismo, collaborazione, unità di intenti purtroppo per voi non esiste”. Ed aveva una ragione enorme, esistono molteplici esempi dove un imprenditore ha iniziato un cammino diverso ed è stato letteralmente mangiato da chi non la vedeva come lui, ma soprattutto da chi temeva che quell’idea sarebbe andata a suo discapito con inevitabile perdita di entrate. Poi magari dopo aver perso la guerra gli stessi, obtorto collo, si sono adeguati ed hanno fatto pure meglio ma quello non è importante. Insomma siamo u po’ come il “cane a badà l’aglio, lui non lo mangia ma non lo fa magiare neanche agli altri.

calcio pallone.jpgVediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

Mi sono chiesto molte volte come sarebbe la Maremma se i maremmani si evolvessero, come sarebbe andare al mare a Marina senza essere salassati come al solito per affitti esorbitanti e prezzi idem, come sarebbe se si creassero sinergie per “sfruttare al meglio” il nostro brand, come sarebbe se trovassi un giorno un albergo e due bagnetti che collaborano per coccolare i propri clienti, se due ristoranti si palleggiassero i clienti in modo da dare un servizio a 360 gradi, se due ferramenta collaborassero per risolvere il problema, se due squadre di baseball si unissero per ricreare i fasti dei bei tempi passati dove eravamo primi a livello nazionale. Sarebbe bello vedere una squadra di calcio e tante società satelliti sparse per la Provincia che collaborano a rendere grande il nome di Grosseto e non una banda di sciatti che tratta i sostenitori del Gavorrano, ad esempio, come “oppositori” o quelli dell’altra società cittadina come quelli del ….. Se non si riuscirà a capire che la famosa UNIONE fa la forza rimarremo sempre quelli che sono gente rozza ce l’hanno scritto pure nel c…

Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.