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'La politica vista dai giovani': ... L'ondata nera che non ci appartiene
di Lorenzo Lauretano Bentornati cari lettori e care lettrici alla rubrica "La politica vista dai giovani". L'argomento che andremo a trattare in questo appuntamento riguarda un fatto recente, che ha occupato le prime pagine dei giornali italiani ed ha scosso tutta la società.
Si tratta dei fatti di sabato 9 ottobre, durante la manifestazione dei cosiddetti "No greenpass", già ghettizzati e marchiati dalla stampa come complottisti, no-vax e molti altri epiteti. La manifestazione, svolta principalmente a Roma e a Milano, ha visto l'adesione di molte persone, delle più variegate. Tra i vari partecipanti però, vi sono state delle "infiltrazioni", se così possiamo definirle, da parte dell'estrema destra, in particolar modo a Roma. I vertici del partito di estrema destra, Forza Nuova, erano tra i manifestanti e sono gli stessi che hanno dirottato la manifestazione verso la sede nazionale della CGIL. Sono riusciti ad annunciare sul palco l'assalto al sindacato, ma nessuno ha dato ordine di bloccare il corteo. Sono riusciti ad arrivare alla sede, ad entrare e devastare tutto, e a lottare con le forze dell'ordine, e di fatto a rovinare una manifestazione pacifica. Ed è partito poi successivamente il solito coro che urla al pericolo fascista, alla cosiddetta "Ondata nera".
E quindi si sente parlare di scioglimento di partiti, di richieste di eventuali dissociazioni da parte di persone che sono lontane da quel mondo, e che hanno già dimostrato la loro contrarietà ai fatti accaduti. Si è arrivati addirittura alle dichiarazioni del vice-segretario del PD Provenzano, relative ad un possibile scioglimento del primo partito d'Italia, nonché unica opposizione parlamentare, Fratelli d'Italia, chiaramente estraneo ai fatti e lontano dai protagonisti di queste violenze. Casualmente però questo pericoloso rigurgito fascista ritorna solo sotto elezioni. Facciamo caso a come è iniziata. Il primo colpo è stato sparato dalla testata Fanpage unitamente al programma Piazzapulita, i quali a pochi giorni dalle amministrative, hanno mandato in onda un servizio che riguarda una certa "Lobby nera", con protagonisti un noto europarlamentare di Fratelli d'Italia ed un altro personaggio folkloristico della zona milanese. Dopo una settimana di discussioni su questo tema, arriva ad una settimana di distanza dal ballottaggio la violenza fascista verso i sindacati, dando la possibilità a questi ultimi di organizzare un'evento il giorno prima delle elezioni di ballottaggio, violando quindi eventualmente il silenzio elettorale. Sia chiaro, chi vi scrive condanna apertamente le violenze di sabato scorso, ma ritengo sia inutile gridare al fascismo.
Sì, è vero che i protagonisti delle violenze si proclamano fascisti, ma sono da considerare prima di tutto criminali. Quindi invece di invocare scioglimenti vari, basta solo applicare le leggi in vigore e far pagare chi sbaglia. Perché la violenza, da qualsiasi parte provenga è sbagliata. Chi la strumentalizza, per fini politici o elettorali, sa bene che i responsabili verranno condannati per le violenze. Rimane un enorme problema, però, che ho accennato in precedenza. Personaggi, che non avrebbero dovuto trovarsi in piazza, erano presenti ed hanno partecipato attivamente alla protesta guidando la folla. La responsabilità di questo è chiaramente del ministero dell'interno, che per la seconda volta nel giro di pochi mesi, permette la formazione e l'assembramento di elementi pericolosi. La gravità del fatto, dal punto di vista delle responsabilità ministeriali, è alla pari con i fatti del rave dell'estate scorsa. Un ministro che permette l'infiltrazione di violenti in una manifestazione pacifica ha fallito nel suo compito di ministro. Un ministro che non sa che ad una manifestazione partecipano pregiudicati eversivi non è in grado di occupare quella posizione.
In conclusione provo a fare una previsione: tra una settimana, ad elezioni concluse, l'"allerta fascista" sarà dissolta, e le varie storie che abbiamo sentito in queste settimane sepolte nell'oblio giornalistico. Vi do appuntamento alla prossima settimana, dove analizzeremo l'esito dei ballottaggi delle elezioni amministrative 2021.