'La notizia ha scosso molti: ad un recente concorso per insegnanti, molti sono stati scartati'

Grosseto: «Le polemiche si sono sprecate - afferma in una nota il Consigliere comunale PD Stefano Rosini -, da “non ci sono più i laureati di una volta” a “ma chi è che seleziona” o “chi è che va a queste selezioni?”.

I pareri possono essere molteplici, ma rimane il fatto che un concorso con domande a risposta multipla è forse un metodo veloce per selezionare sì, ma è anche abbastanza superficiale per valutare la capacità di un insegnante, rischierebbero anche i candidati ideali. Stessi metodi vengono usati anche per altre selezioni, come anche alle facoltà di medicina, o anche per altre cariche in amministrazioni, uffici ecc.  

Siamo quindi pronti a dire che i test a crocette stiano "sfornando" senza dubbio i migliori medici, impiegati, o altro personale mai visto? Oppure magari qualche tentennamento sullo sbarramento del test a crocette ogni tanto può venire? Questo lo dico senza sminuire i professionisti che sono passati tramite questo vaglio, anzi, ma solo per riflettere sul fatto che questo vaglio, non è sempre efficace.                                                                                                                                    Soprattutto se si tratta di un mestiere come quello dell’insegnante, che una volta “sul campo” deve essere attrezzato di “strumenti” che forse nessun test a crocette potrà mai certificare. 

Oltre questo poi, ci sarà da vedere anche quanti di quelli che hanno fallito il test magari già insegnano, o saranno in procinto di farlo, come supplenti. Non entrando a scuola tramite il concorso quindi, ma tramite un percorso che li promuove sul campo. Selezionati per via del loro talento e in base al bisogno, e non scartati a priori da un test a crocette».