La città di Cosa alla ribalta grazie all’arte
Orbetello: Mattinata vissuta intensamente quella di domenica 15 gennaio presso l’Antica città di Cosa di Ansedonia grazie all’evento già preannunciato che voleva si inaugurasse, presso l’ingresso della nuova biglietteria del museo, l’opera ispirata alla Diana cacciatrice rinvenuta a Cosa. L’opera è stata donata dal Liceo artistico IIS Polo Luciano Bianciardi di Grosseto e dall’Ass.ne Odysseus.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Orbetello. Un dono decisamente gradito dall’ Area Archeologica e Museo Nazionale dell’Antica Città di Cosa che è poi la copia di scultura Romana raffigurante la dea cacciatrice. La casa di Diana dove è stata rinvenuta la statua è un abitazione privata romana che si affaccia sul Foro di Cosa, scavata dall’Accademia Americana di Roma negli anni 1991-97. Il rinvenimento di una statua di culto raffigurante Diana, ha dato il suo nome alla domus costruita nel II sec.a.C. L’originale marmoreo della statua di Diana vestita da cacciatrice, è conservato all’interno del museo e proviene dal tempietto costruito in età neroniana nel giardino della casa stessa. Il progetto, commissionato dall’Ass.ne Archeologica Odysseus alla scultrice Lucrezia Barbarossa, ha previsto la realizzazione di una copia in argilla bianca da installare all’interno della ricostruzione del tempio presente nel giardino della casa.
Presenti all’inaugurazione l’Assessore alla Cultura Maddalena Ottali per il Comune di Orbetello, vari esponenti dell’associazionismo locale, archeologi e appassionati e la stessa direttrice dei più importanti siti archeologici territoriali Dr.ssa Susanna Sarti.