di Massimo Ciani Tre anni fa ci lasciava Luciana Cordovani. Molti si chiederanno chi era, ma i grossetani diversamente giovani come me alla notizia non sono rimasti impassibili. Luciana era l'anima del piccolo zoo di Rispescia.

Non riesco a ricordare quante volte ho portato i miei figlioli in quella piccola arca di Noè nella campagna di Rispescia. Se hanno imparato a conoscere gli animali lo devono proprio alla meravigliosa intuizione dei signori Cordovani che li condusse a creare un piccolo mondo dove pensavi di osservare fagiani, daini, cinghiali mentre in realtà erano loro che ti guardavano con un'ironia tutta maremmana, sorpresi da tanta insolita curiosità.

Poi quel piccolo mondo variopinto scomparve per ragioni che ancora oggi sfuggono ma Luciana, l'infaticabile Luciana sempre intenta ad accudire "le su beschie", è rimasta impressa nei nostri occhi e adesso il sapere che se ne è andata ci intristisce come quando chiuse lo zoo.

Ci consola solo immaginare che nel suo volo da Mary Poppins di Maremma verso la sua nuova destinazione è stata accompagnata da tutte le sue creature piumate e pelose, gatti, cani, cervi, cavalli che tanto ha amato in vita e che stara' continuando ad accudire con il suo sconfinato amore in un angolo di cielo azzurro circondato da staccionate di stelle.