Il rapporto tra intellettuali e provincia di Grosseto in un Convegno della Fondazione Bianciardi

Grosseto: Venerdì 13 dicembre, la Fondazione Bianciardi in collaborazione con la Regione Toscana, Università degli Studi di Siena (DFCLAM), Università degli Studi di Firenze (FORLILPSI) e Istituto storico ISGREC, propone il convegno “La scoperta della provincia. Intellettuali in Toscana tra centro e periferia dal dopoguerra agli anni Sessanta”.

Il progetto è nato dall’intenzione di sviluppare il tema del rapporto tra intellettuali e provincia, circoscritto al periodo storico che va dalla fine della guerra alla metà degli anni ’60. Questo convegno porta all’attenzione del pubblico i primi risultati dell’indagine “La scoperta della provincia”, avviata nel 2023 prima del volgere delle celebrazioni organizzate dalla Fondazione Luciano Bianciardi per il centenario dello scrittore, e sostenuta e finanziata dalla Regione Toscana.

La provincia, in particolare, presenta alcuni caratteri peculiari, quali l’attivismo degli intellettuali provenienti dall’esperienza della guerra di liberazione, che producono una vivace stagione culturale che pare non trovare eguali nella storia d’Italia. Per Luciano Bianciardi, esempio illuminante di intellettuale determinato a cercare e trovare connessioni tra il suo lavoro culturale e la società in cui vive, ma anche per tanti della sua generazione, “la provincia, culturalmente, era la novità, l’avventura da tentare”, un luogo da dove si poteva davvero riscrivere la cultura dell’Italia uscita dalla guerra. Questo perlomeno è quello che l’autore scrive nel Lavoro culturale (1957), quando già ha abbandonato la sua Grosseto e riguarda disilluso a quella stagione del suo impegno. Da qui la volontà della Fondazione Bianciardi di ampliare la ricerca in questa prospettiva, per analizzare cosa avesse significato davvero quel fervore culturale apparentemente “eccentrico”, collegando la figura dello scrittore ad altre coeve in Toscana.

“La ricerca trova il suo centro di irradiazione in Grosseto – spiega Massimiliano Marcucci, presidente della Fondazione Luciano Bianciardi – e si localizza in Toscana, come campione significativo del territorio nazionale, procedendo per campionature limitate, sia di luoghi che di personalità da indagare.” Oltre al caso grossetano, saranno infatti presi a campione anche l’ambito senese e quello fiorentino. “Non solo Bianciardi, quindi – afferma Lucia Matergi, direttrice della Fondazione Bianciardi – ma un mosaico che comprende sia nomi noti (Cassola, Bilenchi, Pratolini, Pampaloni, Bianchi Bandinelli) sia soprattutto una serie di intellettuali forse meno conosciuti a livello nazionale, ma che in quegli anni hanno contribuito con grande vivacità e dedizione ad arricchire la vita culturale della provincia toscana”.

Il convegno è strutturato in due sessioni: la mattina sarà dedicata all’attivismo culturale in quella provincia raccontata da Bianciardi, e la pomeridiana più incentrata sugli intellettuali che hanno animato la scena tra la Maremma, Siena e Firenze. “La collaborazione tra Fondazione Bianciardi e le università di Siena e di Firenze – commenta Michele Gandolfi, referente del progetto per l’Università di Siena – ha permesso di realizzare questa giornata di studi raccogliendo una serie di contributi che pongono il dibattito su un piano interdisciplinare. Fondamentale si è per questo rivelata la collaborazione con l’istituto ISGREC per la contestualizzazione storica e gli strumenti d’indagine cui gli storici dispongono”. Obiettivo del progetto è infatti anche quello di ricostruire le vicende materiali che hanno reso questo periodo apparentemente così fecondo, e porre sotto l’occhio dell’indagine storica quelle narrazioni che la letteratura, a partire da Bianciardi, ha tramandato e consolidato.

Coordinano l’incontro il prof. Riccardo Castellana (Università di Siena) e il prof. Nicola Turi (Università di Firenze).

Il convegno è realizzato grazie al finanziamento della Presidenza della Giunta regionale della Toscana, con il patrocinio del Comune di Grosseto, e si svolgerà nell’intera giornata di venerdì 13 dicembre dalle ore 10:00, con chiusura dei lavori prevista per le 18:00, presso la sede del Museo di storia naturale della Maremma, in strada Corsini / piazza della Palma a Grosseto.

Sarà possibile seguire l’incontro in streaming.