Il PD Monte Argentario sulle bollette TARI

Monte Argentario: «Qualche anno fa - si legge nella nota del PD di Monte Argentario -, complice il personale non in linea con le esigenze che le Pubbliche Amministrazioni sarebbero andate ad affrontare con la rivoluzione digitale, in molti contesti si ragionava della opportunità di esternalizzare alcuni servizi pubblici per far fronte alle diverse esigenze che sarebbero andate ad intersecarsi. Questo valeva tanto per le grandi realtà quanto per le più piccole, che invece decisero di unire le proprie forze per garantire ai cittadini sempre maggiore qualità dei servizi erogati.

Ebbene, questi principi non valgono per Monte Argentario. All’Argentario il Sindaco ritiene che i concorsi pubblici non abbiano selezionato personale sufficientemente in linea con le proprie aspettative professionali (secondo quanto affermato sui social dal Sindaco stesso) e quindi ha deciso che un ufficio che funzionava bene, ovvero quello del servizio riscossione, necessitasse di essere smantellato e che il servizio dovesse essere esternalizzato.

Ma questo servizio è davvero migliorato a fronte di un (inesistente) disservizio? Davvero i cittadini, oltre gli aumenti delle tasse, devono accollarsi anche i costi di magazzini, personale e margini di profitti della nuova Società di riscossione tributi che addirittura fa rimpiangere la precedente, sempre sotto l’Amministrazione Cerulli? La TARI è arrivata nelle case dei cittadini in notevole ritardo e con aumenti considerevoli rispetto al 2023, e per giustificare questa problematica il Sindaco risponde con un secco “non si poteva fare altrimenti”, invitando addirittura i cittadini ad andare in Comune per verificare se ci sono errori nel calcolo della tassa. Forse ci potrebbe spiegare come mai, nonostante le ripetute ammonizioni che si sono susseguite, il tasso percentuale di raccolta differenziata nel nostro Comune ha raggiunto i minimi storici ed il servizio di ritiro rifiuti è disastroso, oppure come mai i cassonetti restano rotti, puzzolenti e nauseabondi. Poiché le spiegazioni social del Sindaco erano comunque scarne e neanche una diretta da dentro i cassonetti lo avrebbe salvato, è intervenuto anche l’assessore al “porta a porta”, cucendo una pezza peggiore del buco.

Meno male che c’è il PD a farti notare tutto questo ed a schierarsi, senza se e senza ma, dalla parte dei cittadini, soprattutto dei più fragili. Attendiamo di leggere gli atti delle opposizioni, ma forse anche loro preferiscono mettersi in mostra con le dirette delle social tv per guadagnare qualche follower in più.

Tirando le somme, c’è sempre una soluzione, caro Sindaco: volere è potere, e tu sai bene esercitarlo quando si tratta di fare i dispetti ai tuoi concittadini. Tutti pagheranno quanto verrà richiesto, anche se per alcune famiglie quegli importi saranno difficili da sostenere. La povertà all’Argentario c’è, caro Sindaco. Amministrare non significa solo organizzare concerti e partecipare alle processioni, ma significa anche risolvere problemi complessi con soluzioni semplici per i cittadini».