Grosseto: Protesta Comitato Occhi di Gatto: la replica dell'assessore Vanelli
Grosseto: "È notizia di ieri che il Comitato Occhi di Gatto ha organizzato una manifestazione sotto al Municipio per sabato 21 dicembre alle 16, intitolando l'iniziativa come “Gatti abbandonati dal Comune di Grosseto”. Nella presentazione dell'iniziativa si legge che le recriminazioni mosse dal Comitato avverso il Comune vertono sul farsi carico economico del soccorso, della cattura, delle spese veterinarie e delle sterilizzazioni dei gatti che vivono allo stato libero sul territorio comunale, sostenendo che l’Amministrazione non attuerebbe “nessuna iniziativa per aiutare quelle cittadine e quei cittadini che, con grande dispendio di denaro ed energie, cercano di sopperire a ciò di cui si dovrebbe occupare il Comune di Grosseto”. Spiace dover ancora una volta prendere atto del fatto che la corposa corrispondenza intercorsa con il Comitato Occhi di Gatto e le risultanze dell'incontro promosso dal Comune con le associazioni animaliste, Asl e ordine dei Veterinari non siano stati sufficienti a far comprendere quale sia il perimetro dell’azione prescritta e consentita dalla normativa vigente al Comune in termini di obblighi e responsabilità nella gestione dei gatti che vivono allo stato libero.
In merito alle recriminazioni del Comitato Occhi di Gatto, non si può che ribadire quanto già più volte rappresentato, ovvero: le sterilizzazioni non sono in alcun modo in carico al Comune, ma alla Asl, come previsto sia dalla L.281/91 che dalla LR 59/2009; in merito all'individuazione di locali per gli stalli e di stanziamenti economici per le cure veterinarie, si rappresenta che la L.281/91, all'art.2 riporta "Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza". Nell'evidenziare la completa anomalia del comune di Grosseto rispetto alle altre realtà italiane (nelle quali sono appunto enti e associazioni di protezione a gestire le colonie feline, mentre a Grosseto sono esclusivamente soggetti singoli), si evidenzia come sia la legge nazionale che quella regionale individuino la Asl come deputata alle cure veterinarie sulle colonie e coloro che intendono accudire la colonia come responsabili del controllo e del sostentamento della stessa; Si evidenzia altresì: che il Comune di Grosseto ottempera puntualmente all’art.4 della L.281/91, avendo attivo un servizio di gattile sanitario; che più volte sia la Asl che l’Ordine dei Veterinari hanno illustrato che la mitigazione del problema del proliferare dei gatti che vivono allo stato libero non può essere ricondotta unicamente dalle sterilizzazioni, ma deve necessariamente essere supportata da una corretta gestione dei gatti liberi, di cui deve essere rispettata l’etologia, in primis evitandone la sovralimentazione, pratica che appare invece evidente dallo stato fisico dei gatti di colonia che vengono sterilizzati presso la Asl. Il Comune rimane sempre disponibile a un dialogo costruttivo, sperando che gli interlocutori intendano condividere aspetti oggettivi delle questioni poste che sembrano non voler essere a tutt’oggi accolti". Così l'assessore agli Affari animali Erika Vanelli in una nota.