Gli italiani non hanno trovato l’inflazione sotto l’albero

I prezzi a dicembre – lo conferma l’Istat – si sono mantenuti sostanzialmente stabili sul mese precedente. Il rischio, però, è che trovino a gennaio una mega bolletta nella calza: sul processo di rientro dell’inflazione continuano infatti a pesare le tensioni sull’energia. Lo dice Confesercenti in una nota.

Grosseto: Una situazione da monitorare attentamente, perché un ritorno alla crescita dei prezzi dei beni energetici potrebbe avere un impatto rilevante su tutta l’economia, con un incremento dell’inflazione e un impatto sui consumi di circa 2,1 miliardi di euro.

Il dato odierno conferma come il 2024 sia stato un anno di rientro dell’inflazione, scesa nella media annua all’1% rispetto al 5,3% del 2023. Un calo che ha consentito un recupero del potere d’acquisto delle famiglie che nei primi nove mesi del 2024, sempre secondo l’Istat, è stato pari al 2,5%. Un andamento positivo, favorito dai rinnovi contrattuali, e che finalmente sembra aver iniziato a imprimere una spinta favorevole ai consumi, aumentati di 5,1 miliardi nel terzo trimestre del 2024. Crescita che valutiamo si sia consolidata con gli acquisti natalizi e che sembra confermata anche dai primi dati sui saldi.

Su questo quadro tornano tuttavia a pesare le tensioni sui mercati energetici, in particolare su quello del gas naturale, da cui dipende il prezzo finale dell’energia pagato da famiglie e imprese italiane. Queste oscillazioni sono causate principalmente dall’interruzione del passaggio dei flussi di gas attraverso l’Ucraina dal primo gennaio, sebbene si sia ancora lontani dai picchi del 2022, si tratta di una situazione da monitorare attentamente: un ritorno alla crescita dei prezzi dei beni energetici porterebbe l’inflazione, secondo le nostre stime, a risalire di 3 decimi di punto. A risentirne sarebbe, inevitabilmente, anche la spesa delle famiglie, sarà dunque fondamentale sorvegliare l’evoluzione dei costi energetici, e prendere in considerazione azioni per il loro contenimento come già fatto negli anni precedenti.

“Oltre la preoccupazione rivolta alla contrazione dei consumi che preoccupa in primis il mondo del terziario che Confesercenti rappresenta, le imprese sono le prime ad essere penalizzate dall’aumento dei costi energetici, con l’erosione dei margini di guadagno, in anni non certo di ‘vacche grasse’. Per questo Confesercenti Grosseto, già dallo scorso anno, dopo le ferite causate dai picchi del 2022 si è attivata per supportare le imprese associate nella difficile impresa di sotto controllo i costi energetici” le parole del direttore provinciale Andrea Biondi.

Confesercenti provinciale di Grosseto ha sottoscritto una collaborazione pluriennale con Enegan Energy Partner, trader nazionale con sede locale di luce, gas e tlc, che permette di usufruire di un’offerta dedicata grazie alla consulenza gratuita di un Consulente Energetico, con scontistica e canale diretto dedicato esclusivamente agli associati Confesercenti provinciale di Grosseto.

Inoltre è attiva la convenzione con Energia Chiara, società specializzata in riduzione dei costi energetici, servizi di consulenza per monitorare e ottimizzare le forniture di energia e favorirne un uso razionale (https://www.energiachiara.it/)

Infine Confesercenti, a livello nazionale, ha creato ormai da anni Innova Energia, un Consorzio senza scopo di lucro promosso al fine di consentire a tutti coloro che vi aderiscono (gratuitamente) di risparmiare sui costi dell’energia elettrica e del gas, sfruttando le opportunità offerte dalla liberalizzazione del mercato, attraverso la formula del gruppo di acquisto.

L’attività del Consorzio consiste nel valutare costantemente le offerte di energia presenti sul mercato libero (spesso intricate e di difficile interpretazione, come sappiamo) al fine di scegliere il fornitore che applica le condizioni più vantaggiose: una volta individuato il fornitore (serio ed affidabile, oltre che economicamente conveniente), a tutti i consorziati vengono applicati i prezzi contrattati dal Consorzio.