Gazebo elettorali, a Follonica la coalizione di Buoncristiani protesta

«Procedure di assegnazione poco chiare, siamo stati penalizzati»

Follonica: «Buoncristiani e le forze che lo sostengono sono stati clamorosamente svantaggiati nella distribuzione degli spazi per i gazebo elettorali» a dirlo la coalizione di Buoncristiani che in modo unitario e compatto protesta per il metodo con cui l'amministrazione comunale di Follonica ha assegnato gli spazi previsti per i gazebo durante la campagna elettorale.

«A Follonica si sono inventati le decisioni anonime e si sono dimenticati di basarle sugli atti amministrativi» la grave accusa arriva dopo che alcuni rappresentanti della coalizione, tra cui Danilo Baietti, candidato consigliere nella lista di Fratelli d'Italia, hanno ricevuto un semplice messaggio whatsapp che li invitava a fare domanda per l'assegnazione degli spazi.

«Baietti – ribadisce la coalizione – ha ricevuto un semplice messaggio senza alcun valore giuridico e il candidato Matteo Buoncristiani ha saputo soltanto per vie traverse che si era aperta la possibilità di presentare la domanda per l'assegnazione degli spazi dedicati ai gazebo. Quando siamo arrivati all'assegnazione, senza che ci sia nessun atto formale né da parte della giunta né da parte dei funzionari, la coalizione di centrodestra si è ritrovata ad ottenere gli spazi più nascosti, mentre quelli migliori erano già stati accaparrati dai sostenitori di Andrea Pecorini».

Il regolamento di assegnazione degli spazi approvato dalla giunta di Follonica nel 2022 individua 12 stalli in piazza Sivieri e stabilisce che l'assegnazione degli spazi per l'installazione dei gazebo per la propaganda elettorale, da utilizzare per tutte le consultazioni elettorali di qualunque genere, avverrà su scelta dei richiedenti la cui priorità viene stabilita:

a)seguendo il criterio cronologico della data di ricevimento della domanda al protocollo

dell'Ente, da presentarsi al momento della indizione dei comizi elettorali;

b) in caso di parità di data di presentazione della domanda, attraverso l'estrazione tra i due o

più soggetti che si trovano in parità.

«Riassumendo – spiegano i sostenitori di Matteo Buoncristiani – non è stata aperta una corretta procedura di evidenza pubblica per la presentazione della richiesta degli spazi e non è stata stilata una graduatoria, a Baietti, che ha richiesto spiegazioni e gli atti, è stato risposto che semplicemente non ce n'era bisogno. Perciò è impossibile sapere con certezza quando la procedura si sia aperta, a chi sia arrivata la comunicazione e a chi no, chi è arrivato prima e con quali modalità. Quindi non c'è neanche la possibilità di presentare eventualmente un ricorso. Ora la domanda sorge spontanea, è sciatteria amministrativa o è stato fatto intenzionalmente?».

«La risposta ufficiale prodotta dal Comune fino a questo momento – conclude la coalizione – risulta insufficiente e non è stato prodotto nessun atto a sostegno di quanto viene detto. La pezza è peggio del buco e, per questo, chiediamo chiarimenti ufficiali al sindaco uscente e al segretario generale perché al fine di sanare questa situazione strumentale che, se non illegittima, appare quantomeno basata su procedure opache».