Forte Pozzarello un’opera preziosa della Regia Marina all’argentario abbandonata speriamo ancora per poco

Tornano i Beach Nordic Walkers con Artemare Club a camminare con i salutari bastoncini non solo lungo le più belle spiagge per benefici fisici ma anche su percorsi storico culturali alla scoperta della storia marinara della Costa d’Argento e giovedì scorso,

partendo dal Porto del Valle di Porto Santo Stefano, hanno raggiunto il Forte Pozzarello all’Argentario che secondo i progetti della seconda metà dell'Ottocento doveva diventare una grande base della Marina Militare Italiana, fortificazione costruita sotto la giurisdizione del Regno d'Italia sull'omonima altura che si eleva in prossimità del tratto costiero settentrionale del promontorio dell'Argentario, alle coordinate 42°25′50.3″N 11°07′57.3″ come dicono i marinai, con l'intento di proteggere la costa in prossimità.

Mappa con il Forte Pozzarello.jpgProgettata nel 1874 venne realizzata con i migliori materiali seguendo i canoni delle fortificazioni militari piemontesi ottocentesche, struttura difensiva a pianta trapezoidale protetta all'esterno da profondi fossati che seguono l'andamento delle cortine murarie su ciascun lato, con la presenza di una serie di garitte. L'accesso alla fortificazione avviene attraverso una doppia porta ad arco tondo che si apre attraversando l'intero spessore di una delle quattro cortine murarie, che si caratterizzano per il rivestimento bugnato sul lato esterno. La fortificazione si caratterizza per una serie di livelli interrati e nascosti dai costoni dell'altura, che sarebbero stati adibiti a rifugio di sicurezza, quando il forte era in attività, in
caso di grave pericolo portato dall'attacco e dall'avanzata di truppe nemiche.

L’opera ultimata nel 1888 divenne sede di varie esercitazioni di difesa ed offesa, in cui veniva simulato l'avvicinamento dal mare di navi nemiche che dovevano essere colpite dai cannoni posizionati presso la struttura difensiva. Durante la seconda guerra mondiale venne allestita la contraerea nel tentativo di difendere la zona dai bombardamenti aerei. Dal dopoguerra in poi, la fortificazione fu di fatto trasformata in un grande deposito di armi e munizioni, che venne definitivamente dismesso nel 1975.

La tesi di laurea dell'ingegner Daniele Metrano.jpgDopo la chiusura, la struttura difensiva è stata completamente abbandonata, andando incontro ad un rapido ed inesorabile degrado. Da allora diversi sono stati gli studi per rendere fruibile un così importante immobile dello Stato, molto interessante la tesi di laurea dell’ingegner Daniele Metrano presentata del 2001 all’Università di Pisa con un progetto di recupero del Forte Pozzarello per un centro di ricerca in scienze naturali.

Nel 2013 Forte Pozzarello è stato inserito in “ValorePaese” il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione e per la gestione efficiente del patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti locali, che coinvolge immobili spesso non utilizzati o sottoutilizzati, ma con una forte valenza strategica, come le ville storiche o beni di valore medio-basso collocati, in alcuni casi, in aree svantaggiate.

 

Il Forte Pozzarello a volo d'uccello - archivio Artemare Club.jpg