Fauna Selvatica: Coldiretti Grosseto, Weekend “Nero” in Maremma

Fauna Selvatica: Coldiretti Grosseto, Weekend “Nero” in Maremma: Un cinghiale provoca un incidente stradale a castiglione della pescaia e a saturnia i lupi sbranano 16 pecore. Coldiretti pronta a tornare in piazza per chiedere misure di contenimento e gestione urgenti.

Grosseto: Weekend nero in maremma tra incidenti stradali causati dai cinghiali e nuove mattanze di greggi tra gli allevatori. Due episodi a poche ore di distanza: uno a Castiglione della Pescaia, l’altro a Saturnia. Gli agricoltori di Coldiretti sono pronti a tornare in piazza per chiedere misure urgenti alla Regione Toscana a tutela anche della sicurezza stradale e dei cittadini. L’emergenza fauna selvatica non è più solo e soltanto un problema per gli agricoltori e delle campagne ma sempre di più per le città e le aree urbane con la Toscana che, anche nel 2023, si conferma la regione in Italia con il maggior numero di sinistri provocati da animali selvatici. L’ultimo episodio risale alla notte tra il 23 ed il 24 giugno sulla strada del Padule nel Comune di Castiglione delle Pescaia: un auto, con tre ragazzi a bordo, si è ribaltata per evitare di impattare contro un cinghiale sbucato all’improvviso dal lato della strada. 

Solo per miracolo i tre giovani sono usciti indenni da questo bruttissimo incidente. La stessa notte, in un allevamento ovino di Saturnia, sedici pecore sono state sbranate dai lupi, ed altre sono ancora disperse. “La misura è colpa. Ora basta. – tuona Simone Castelli, Presidente Coldiretti Grosseto - Quello che chiediamo da tempo alle istituzioni e lo faremo nuovamente con forza con una nuova mobilitazione, sono interventi rapidi ed efficaci e piani straordinari di contenimento come previsto dal Decreto interministeriale del 13 giugno 2023 per garantire la sicurezza nelle campagne, ma anche nelle città. Non c’è più tempo occorre intervenire subito”.

A fianco del sentimento di esasperazione per la presenza fuori controllo di cinghiali e predatori, si fa sempre più largo quella dell’impotenza da parte degli agricoltori e degli allevatori che quotidianamente, soprattutto in questa parte della Toscana, devono fare i conti con la distruzioni dei raccolti e le uccisioni delle pecore. Ma non solo. Le ragioni della preoccupazione sono sempre più anche sanitarie: i cinghiali sono i principali vettori della Peste Suina ed una sua diffusione, in maremma, potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza delle aziende suinicole e creare notevoli disagi a quello turistico portando le autorità sanitarie a far scattare divieti per la raccolta di funghi e tartufi, per le attività di pesca e perfino il trekking, per le passeggiate in mountain bike e per tutte le altre attività che potrebbero portare a un’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti. Secondo una recente stima di Coldiretti Grosseto nell’ultimo decennio le predazioni hanno causato la scomparsa di 500 allevamenti ovini e di almeno 40 mila capi in tutta la provincia mentre si moltiplicano gli avvistamenti tra le case e nelle città. “In 70 anni che faccio questo mestiere non era mai successa una mattanza di queste proporzioni. – racconta Enrico Dionisi, allevatore di Saturnia – E vivo in questa campagna, tra questi pascoli, da sempre”. Per Coldiretti Grosseto “l’equilibrio è saltato e va ripristinato. – conclude il presidente Castelli – Siamo pronti a scendere in piazza con migliaia di agricoltori ed allevatori”.