E' Manciano il comune più rosso della Toscana

Grosseto: Per la segreteria della Federazione del PCI la nostra vittoria era già avvenuta prima dello scrutinio e consiste nell’avere riportato il simbolo del glorioso Partito Comunista Italiano nella scheda elettorale."Non avevamo ambizioni di risultato - si legge nella nota della Segreteria PCI Federazione di Grosseto - anche perché, grazie ad una legge elettorale che non incentiva la partecipazione ma la ostacola, eravamo presenti in 10 collegi sui 13 della Toscana.

Sono 641.000 gli elettori che nei 3 collegi nei quali non ci è stato possibile essere presenti, non hanno potuto scegliere il nostro partito.

Qualora vi fosse stata la possibilità di presentarci anche in questi collegi il nostro consenso avrebbe potuto raggiungere l’1,23%, un risultato che, considerate le enormi difficoltà incontrate e la mancanza di mezzi, rappresenta una buona base di partenza per il futuro. Sono 248 (su 273) i comuni nei quali gli elettori potevano votare il PCI.

Il comune più comunista della Toscana è quello di Manciano dove il nostro Candidato alla presidenza, Marco Barzanti, ha raccolto il 4,72% dei voti, mentre la lista del PCI ha, seppur di poco, superato il 5%.

Tra i primi 20 comuni della Toscana con migliori risultati in termini di percentuali per il partito risultano, oltre a Manciano, altri 5 comuni della provincia di Grosseto: Monterotondo, Gavorrano, Montieri, Massa Marittima e Pitigliano.

In provincia di Grosseto abbiamo raggiunto l’1,44% con un minimo registrato all’Isola del Giglio (0,54%) ed un massimo a Manciano (5,01%).

In 8 comuni siamo il primo partito che, dopo quelli dei governi nazionale e regionale, ha ottenuto il maggior consenso a sinistra.

Agli elettori, ai compagni di Manciano e in particolare a Gabriele Porri, nostro candidato, un grazie. Siete esempio da seguire!

Tutto questo è per noi motivo di grande soddisfazione e ci invita a continuare in questa direzione anche per i prossimi appuntamenti elettorali, portando idee, proposte, stando accanto ai problemi del territorio e dei cittadini ed auspicando, senza rinunciare al nostro simbolo, quel fronte unitario politico ed identitario che può rappresentare l’alternativa alle destre, far crescere i territori e migliorare la vita dei cittadini".