‘Degustare e conversare di cibo a rischio di estinzione’
Appuntamento a mercoledì 16 marzo dalle ore 13.00
Grosseto: Cipollotto di Massa Marittima, aglio rosso maremmano, ricotta di Manciano e un sorprendente brasato di Maremmana. Saranno gli studenti dell'Istituto alberghiero di Grosseto (Isis Leopoldo II di Lorena), a riportare a tavola la ricchezza intramontabile del territorio che, per professione, saranno chiamati a rappresentare.
Mercoledì 16 marzo, alle ore 13, l'appuntamento è fissato: pranzo a scuola nella sala di ricevimento dell'istituto Leopoldo II di Lorena, Grosseto in via Meda, grazie alla collaborazione con Ccibo maremma Aps. Nata nel gennaio del 2021, la Comunità del Cibo - riconosciuta a livello nazionale e regionale grazie alla legge 194 del 2015 sulla biodiversità - ha già promosso una lunga serie di eventi e di convegni che tendono a favorire un diverso modo di fare informazione. Si tratta di coinvolgere un pubblico vasto su argomenti che riguardano il cibo non solo nella sua veste finale, soprattutto nella comprensione dei percorsi di produzione e di strategie ambientali che si verificano prima di arrivare in tavola.
Alessandro Cardarelli, docente di scienze agrarie e presidente di Ccibo maremma, introduce questa ulteriore iniziativa ponendo l'accento sulla partecipazione della scuola: “Il protocollo d'intesa che abbiamo siglato con l'Isis Leopoldo II di Lorena ha un valore centrale nelle strategie di comunicazione della nostra Aps. Sono questi giovani i veri ambasciatori di una corrente, nuova e salubre, di riscoperta del patrimonio ambientale, paesaggistico e alimentare della Maremma, in una visione complessiva e non settoriale. Abbiamo l'indirizzo agrario, quello enogastronomico, biotecnologico, socio sanitario ed estetico. In una parola, i pilastri della costruzione di un benessere socio economico che funzionerà nel modo migliore abbracciando nuovi paradigmi di sviluppo territoriale e innovative dinamiche di collaborazione e interdisciplinarietà”.
Si tratta di un approccio che non vuole offrire solo il piacere di un cibo buono e sano, prodotto nella maniera corretta; si tratta di accompagnare i maremmani di tutte le età e le professioni a scoprire cosa esiste di bello in una terra che non è solo mare e turismo, una terra che per vocazione naturale è già meta di fruizioni più sostenibili per i residenti e per coloro che si decano a un ecoturismo con finalità culturali più ampie.
“Vogliamo uscire dai cliché del convegno per soli addetti ai lavori – conclude Cardarelli - o dai ritrovi finalizzati a realizzazioni culinarie di altissima qualità senza un'analisi partecipata sulla materia prima. Ci rivolgiamo a tutti, attirando le persone a scoprire il mondo affascinante dentro il quale siamo immersi: raccontare come può cambiare la quotidianità di ognuno grazie alla conoscenza della biodiversità come opportunità di sviluppo, assaggiare insieme i sapori che non sono il piacere alimentare di una degustazione occasionale ma la via per scegliere un cibo alla portata di tutti, che sostiene la sopravvivenza del territorio e della sua identità”.
Entrare nelle scuole, condividere con insegnanti e studenti un momento di formazione e la possibilità di interpretare i percorsi di studio come momenti di scambio tra il mondo del lavoro e quello della ricerca, insistendo sul valore della divulgazione come vero mezzo di evoluzione socioculturale. L'evento è realizzato con il contributo concesso dalla Regione Toscana su finanziamento della Direzione generale dello sviluppo rurale.
Info e prenotazioni: Isis, 0564 484891, https://forms.gle/tD6nWM9njMSiNYih6, www.comunitadelcibomaremma.it, info@comunitadelcibomaremma.it