Decreto 'Sostegno' sci, La Pietra (Fdi): 'Appennino escluso, subito emendamenti per sanare l'ingiustizia'
Firenze: "Ancora una beffa per la nostra montagna, ancora un danno. E la firma è sempre degli stessi, di coloro che, fra una sciata e l'altra, promettono sempre di sostenerla ma poi finiscono per lasciarla a bocca asciutta".
È allarme per gli impianti e le località sciistiche della montagna pistoiese e di tutto l'Appennino, tagliati fuori dai benefici del Decreto 'Sostegni'. A prendere posizione, annunciando proposte concrete per un immediato cambio di rotta è il senatore Fratelli d'Italia, Patrizio La Pietra.
"Sarebbe meglio che certi personaggi politici si ricordassero della nostra montagna anche quando sono a Roma, invece di tradire tutte le promesse fatte 'in pista'", affonda. Dopo il blocco delle attività sciistiche a causa del Covid, proprio in un anno di neve abbondante, adesso è arrivato il decreto 'Sostegno'. È arrivato, ma non ha riguardato tutti. Sono infatti stati impegnato 700 milioni per i Comuni che fanno parte di comprensori sciistici, ma le risorse saranno ripartite in base al numero di presenze turistiche del 2019.
"Il problema - spiega il senatore del partito di Giorgia Meloni - è che l’economia delle montagne appenniniche è fondamentalmente basata su un turismo di prossimità, di un turismo 'bianco' concentrato sul fine settimana, in ciò molto differente dai comprensori alpini. Di conseguenza le presenze turistiche dell'Appennino rispetto a quelle delle Alpi sono sicuramente poche. Come se non bastasse -aggiunge - nel Decreto si fa riferimento al 2019, un anno in cui non ci fu certo abbondanza di neve per creare le condizioni di una stagione speciale.
Insomma, è stata stabilita una serie di parametri fortemente penalizzanti per la nostra montagna come per tutta la montagna appenninica. Le tante promesse fatte si sono volatizzate a tutto vantaggio di altri. Occorre invertire immediatamente la rotta - conclude La Pietra -. Per questo presenteremo emendamenti puntuali al Decreto auspicando che la maggioranza, almeno questa volta, accolga le nostre richieste e corregga questa palese ingiustizia".