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Da Pitigliano un corteo di trattori per dare voce alle donne in agricoltura
Pitigliano: Dopo aver posto l’attenzione sulla crisi delle aree interne, sull’agricoltura in difficoltà e sul rischio spopolamento, il presidio di Pitigliano, guidato da Fabio Mecarozzi e Valerio Crociani, torna in marcia con un nuovo obiettivo: valorizzare il ruolo delle donne in agricoltura, il loro impegno e la loro determinazione nel difendere il settore e il futuro delle comunità rurali.
Sabato 1° febbraio, un nuovo corteo di trattori attraverserà la zona per sensibilizzare cittadini e istituzioni su un tema centrale e spesso trascurato. A guidare il primo trattore sarà Emanuela Caruso, simbolo della tenacia di quelle donne che, ogni giorno, coniugano il duro lavoro nei campi con la cura della famiglia e della casa, portando avanti tradizioni, innovazione e speranza per il futuro.
IL PERCORSO DEL CORTEO
Partenza ore 9:30 dalla rotonda La Rotta, nel Comune di San Quirico
Attraversamento dei territori di Sorano e Pitigliano
IL RUOLO DELLE DONNE IN AGRICOLTURA: LAVORATRICI, MADRI, CUSTODI DEL TERRITORIO
Nell’immaginario collettivo, l’agricoltura è spesso vista come un settore maschile, ma la realtà racconta una storia diversa: le donne sono il cuore pulsante di molte aziende agricole, contribuendo con competenza, sacrificio e una visione innovativa. Portano avanti le tradizioni, sperimentano nuove tecniche di coltivazione, gestiscono il bestiame, amministrano le aziende e, contemporaneamente, si prendono cura della famiglia e delle comunità rurali.
Essere una donna in agricoltura significa affrontare giornate di lavoro senza orari, con fatica fisica e mentale, ma anche con la responsabilità di garantire la sopravvivenza delle proprie terre e delle proprie aziende. Significa alzarsi all’alba per accudire gli animali, preparare i figli per la scuola, gestire la burocrazia, coltivare i campi e, spesso, lottare per essere riconosciute e tutelate.
Eppure, nonostante il loro contributo insostituibile, le donne in agricoltura devono ancora affrontare difficoltà enormi, dall’accesso ai finanziamenti alla scarsa rappresentanza nelle istituzioni, fino al peso di una cultura che ancora troppo spesso le considera marginali nel settore.
Il corteo di Pitigliano vuole ribaltare questa narrazione e ricordare che le donne non sono solo una parte dell’agricoltura italiana, ma spesso il vero motore delle aziende agricole e delle comunità rurali.
In un momento di profonda crisi per l’agricoltura italiana, il Presidio di Pitigliano rilancia la mobilitazione con un messaggio forte e chiaro: difendere il lavoro nei campi significa anche riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne che lo portano avanti con passione e sacrificio.
L’invito è rivolto a tutti i cittadini, agricoltori e consumatori, affinché sostengano questa battaglia e partecipino al corteo per far sentire la propria voce.