Cosa fare dopo il liceo linguistico: dall’università al volontariato, tutte le opzioni
Tra i diplomandi c’è chi ha le idee chiare su cosa fare subito dopo la maturità e chi è indeciso invece se continuare a studiare o cominciare subito a cercare lavoro o – perché no – concedersi un anno di riposo durante il quale viaggiare e scoprire cose nuove. Quelle che seguono sono alcune informazioni, utili soprattutto agli ultimi, su cosa fare dopo il liceo linguistico.
Cinque idee su cosa fare dopo il liceo linguistico
Per chi vuole continuare a studiare, una delle scelte più strategiche in termini occupazionali è iscriversi all’università. Sono tante le facoltà e i corsi di laurea a cui si può accedere con un diploma linguistico. Tra quelle più coerenti con il percorso scolastico compiuto in un liceo linguistico ci sono la laurea in Lingue e letterature straniere e la laurea in Traduzione e Interpretariato. Conoscere bene le lingue è un ottimo prerequisito, però, anche per studiare Relazioni internazionali o Scienze della comunicazione. Gli sbocchi lavorativi dei percorsi universitari appena citati vanno dalla professione di traduttore a quella di interprete, passando per quella di insegnante di lingue straniere, solo per citare le occupazioni tradizionalmente più ambite da chi ha studiato lingue.
Corsi avanzati o corsi professionali di lingue possono essere una valida alternativa se si vuole continuare a studiare dopo il liceo linguistico, ma non si è certi di volersi impegnare in un percorso lungo come quello universitario. Offerti ormai da numerose realtà anche in Italia, questi corsi post-diploma consentono di ottenere certificazioni linguistiche, specializzarsi in una o più lingue o perfezionare la propria conoscenza della lingua in base al settore in cui si intende lavorare (i corsi di business english sono perfetti per chi vuole lavorare in azienda, ma le scuole di lingua hanno percorsi appositamente pensati anche per chi vuole lavorare nel fashion o nella finanza per esempio).
Per chi vuole cominciare a lavorare subito dopo il diploma linguistico invece il consiglio è di iniziare da lavori piccoli, come le lezioni di ripetizione o semplici traduzioni amatoriali, che non richiedono particolari titoli o requisiti e sono il modo migliore per familiarizzare con il settore. L’ideale sarebbe trovare un lavoro all’estero: oltre che un’esperienza molto formativa quando si è giovani, è un’ottima opportunità per passare dalla teoria alla pratica e, cioè, per cominciare a familiarizzare davvero con la lingua parlata.
Un’esperienza all’estero rimane consigliata del resto a chiunque voglia lavorare con le lingue, a prescindere da cosa abbia deciso di fare subito dopo il diploma linguistico. Mentre per gli iscritti in università sono esplicitamente previsti programmi di scambio, chi ha scelto la formazione breve di un corso post-diploma potrebbe optare di seguirne uno fuori dall’Italia.
Se stage e tirocini in ambito linguistico rischiano di essere riservati soltanto a chi ha sta frequentando un corso di laurea, tra le opportunità per chi ha appena conseguito un diploma linguistico non è da trascurare infine il volontariato: all’estero o in Italia, dare una mano a realtà che operano soprattutto con soggetti stranieri può essere un ottimo modo per mettere alla prova e migliorare le proprie competenze linguistiche.