Cormorani: Allarme arriva fino in Regione

Donatella Spadi PD: “Impegno per la difesa della popolazione ittica della laguna di Orbetello. La vicenda dell’aumento della presenza dei cormorani in alcune zone della Toscana e il loro notevole consumo di pesce nelle acque interne regionali approda in Consiglio regionale.

Firenze: Donatella Spadi, consigliera PD, assieme al consigliere Mario Puppa ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale “anche alla luce delle azioni già intraprese in passato e in merito alla progressiva presenza del cormorano (Phalacrocorax carbo) sulle acque interne toscane, con particolare riferimento alle criticità riscontrate nella zona della laguna di Orbetello, area naturalistica di estrema importanza, e nelle zone afferenti alla Valle del Serchio e della provincia di Lucca, quali misure di competenza intenda intraprendere al fine di arginare i potenziali danni all’ecosistema acquatico regionale, alla biodiversità e alla sopravvivenza di specie ittiche locali, tutelando, conseguentemente, le attività di pesca commerciale, ricreativa e sportiva e le fonti di sostentamento degli operatori del settore ittico”.

«Si tratta di un problema che sta comportando rischi per la popolazione ittica della laguna di Orbetello – spiega Spadi. Il cormorano, come gli altri uccelli ittiofagi, si nutre principalmente di pesci, che cattura prevalentemente durante il giorno mediante immersioni, spingendosi anche a diversi metri di profondità. L’allarme è stato lanciato anche da varie associazioni ambientaliste che hanno posto l’attenzione su questa problematica e hanno evidenziato come il sovradimensionamento abbia “raggiunto livelli mai visti prima” e come sia stringente un intervento dei diversi livelli istituzionali al fine di individuare eventuali soluzioni da mettere in campo.

La nostra Regione è già intervenuta in passato sul tema, approvando nel 2018, il “Piano di controllo del Cormorano per la prevenzione e il contenimento dei danni alla fauna ittica”, un Piano che aveva durata triennale con scadenza, quindi, nel 2021.

Oggi siamo di fronte a una presenza eccessiva di questi uccelli marini, che potrebbe incidere sull’ecosistema acquatico e minare la conservazione di alcune specie ittiche, anche pregiate, che popolano le acque interne toscane. Per queste motivazioni – conclude Spadi – sarebbe importante che, per quanto di competenza, dare seguito alle azioni già poste in essere dalla Regione Toscana, azioni sempre equilibrate nel contemperare la tutela della specie e la salvaguardia delle attività ittiche».