C'era una volta... il servizio di Guardia Medica

Castiglione della Pescaia: «Con uno scarno comunicato del 23 giugno l’Asl Toscana Sud Est ci portava a conoscenza che, al contrario degli altri anni, per l’estate 2021 - commenta Dario Viti già sindaco di Castiglione della Pescaia - non è stato possibile istituire il Servizio di Guardia Medica Turistica, causa insufficiente disponibilità di medici.Tuttavia, prosegue il comunicato, per garantire un servizio adeguato, sulla base di un accordo regionale, tale servizio sarà garantito dai medici di base.

Personalmente ho raccolto ed ho potuto constatare il disagio ed il forte aumento dei carichi di lavoro che detto servizio comporta per i medici di famiglia nel Comune di Castiglione della Pescaia, come mi immagino negli altri enti a vocazione turistica. Questi, già oberati nei servizi di base, considerevolmente aumentati dal Covid, si devono sobbarcare un ulteriore servizio a discapito dell’efficacia e dell’assistenza ai propri pazienti.

Immaginatevi Castiglione della Pescaia, il secondo Comune della Toscana, dopo Firenze, per presenze turistiche, dove, nel mese di agosto si toccano punte di centomila persone, cosa sta succedendo negli ambulatori dei medici di base, per non parlare dei turisti che hanno bisogno di assistenza medica, costretti ad infoltire le già lunghe code di pazienti locali.
I cittadini ed i turisti vengono privati della sicurezza e del conforto di un soccorso medico avanzato, viene così abbassato il livello di assistenza alla popolazione venendo a mancare un servizio essenziale per la vita e la salute delle persone, in un contesto reso drammatico dall’alto numero di turisti e dal conseguente indebolimento della forza operativa dei medici di medicina generale.

Tutto questo accade quasi nell’indifferenza delle istituzioni locali e, soprattutto, nell’inadeguatezza della Regione Toscana che, già nella lotta al Covid, aveva mostrato segni di impreparazione, pensiamo al sistema delle vaccinazioni.
Non è certamente questo il tanto vantato diritto alla salute del modello toscano, che fino ad ora aveva primariamente salvaguardato la salute dei cittadini, divenendo appunto un modello nazionale, un’eccellenza a cui guardare con sicurezza.
Mi auguro - conclude Dario Viti - che almeno in questi giorni caldi e di alta affluenza turistica ci siano dei ripensamenti e vengano messe in campo azioni sinergiche tra enti locali ed associazioni turistiche per sopperire a questa grave mancanza del diritto alla salute».