'Aspettando il salotto di Italo Calvino' torna in Piazza Garibaldi. Ospite Michela Vannucci

Castiglione della Pescaia: Sabato 19 settembre, alle ore 17:30, l’amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, prosegue gli appuntamenti di “Aspettando il salotto di Italo Calvino” e torna nella sua location naturale, quella del giardino della Biblioteca comunale, in piazza Garibaldi, dove la castiglionese Michela Vannucci presenterà il suo libro d’esordio “Inseguendo l’ombra. Sul tempo in Antonio Tabucchi” e sarà intervistata da Riccardo Greco, presidente dell’associazione culturale Antonio Tabucchi.

Il concetto di Tempo, categoria universale sulla quale si sono soffermate le riflessioni dei maggiori pensatori di tutte le epoche, subisce un profondo cambiamento in seguito al contributo del filosofo francese Henri Bergson: al tempo spazializzato della scienza tradizionale, Bergson sostituisce infatti un tempo come durata, vissuto all’interno della propria coscienza e costituito da un flusso ininterrotto di istanti non separabili tra loro.

Partendo da tale svolta novecentesca, il libro di Michela Vannucci si propone di analizzare la concezione del tempo collettivo e individuale nelle principali opere di un autore che ha posto il tempo al centro della propria poetica: Antonio Tabucchi. Analizzando la produzione tabucchiana, si nota come uno dei tratti che sembrano accomunare tutte le opere è l’idea dell’irreversibilità degli attimi che passano e che “compongono”, con il loro susseguirsi, la vita. E che l’uomo che osserva il suo cammino, si accorge che il tempo che gli è concesso è un tempo “che stringe”, che scorre troppo in fretta, che esala aria, proprio come un soffio silenzioso e inarrestabile che attraverso un piccolo foro fa sgonfiare un palloncino. Il senso di inadeguatezza che emerge da questo continuo misurarsi con la tematica temporale, deriva proprio dalla presa di coscienza dell’irreversibilità, che l’uomo non può contrastare se non nell’illusione, cioè ingannando se stesso attraverso palliative rêverie della sera, o trattenendo la traccia che i propri cari, ormai estinti, hanno lasciato di sé. All’irreversibilità del tempo sono legate poi alcune altre riflessioni che Tabucchi sviluppa durante la sua parabola letteraria, ripetendole e riprendendole in varie opere, con gradi differenti di approfondimento o di consapevolezza; sono idee che si solidificano progressivamente in veri tòpoi letterari e tornano ossessivamente, come fantasmi dediti a destabilizzare l’interiorità dello scrittore in attesa di una pacificazione con la vita che sembra non arrivare mai. Al termine di questo viaggio che approfondisce il tema del tempo nel pensiero tabucchiano, la nostalgia provata dal lettore davanti all’ineluttabilità dello scorrere del tempo sembra trasformarsi però in un’esortazione a vivere e ad agire sincroni al proprio tempo, mettendo da parte tutte quelle ombre che, se inseguite, fanno invecchiare troppo in fretta.

Michela Vannucci,  classe 1992, si è laureata presso l’Università di Siena in Lettere Moderne con una tesi di letteratura portoghese e brasiliana sull’opera di Antonio Tabucchi, lavoro da cui nasce questo suo contributo scientifico sull’autore.

Nell’edizione 2019 del “Salotto di Italo Calvino”, Michela Vannucci assieme a  Sara Giommoni sono state le madrine della manifestazione e hanno intervistato tutti gli autori che si sono succeduti nel giardino di piazza Garibaldi.

Prenotazione obbligatoria presso l'uifficio Iat, telefono: 0564933678 – posta elettronica: iat@comune.castiglionedellapescaia.gr.it