Miasmi Gori (M5S): “Una sfida da affrontare con strumenti adeguati”
Artemare Club ricorda il naufragio della Costa Concordia
Porto Santo Stefano: Si, per non dimenticare Artemare Club questo lunedì 13 gennaio ricorda nella propria sede nel Corso di Porto Santo Stefano i 13 anni del naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio con tutto il suo esclusivo archivio composto di tanti giornali, libri e immagini che hanno documentato l’evento tragico e altre curiosità come quella di una sezione del museo di Newport in Virginia dedicata all’incidente della Costa Concordia.
Quello della Costa Concordia non è stato il primo naufragio all’Argentario, né il primo con tanti morti e così il comandante Daniele Busetto con l’esclusiva mappa realizzata dall’associazione mostra gli affondamenti e gli incidenti in 3.500 anni di navigazione nel mare tra l’Argentario, l’isola del Giglio e quella di Giannutri, di Talamone e Ansedonia, fondali cassaforte di etnologia navale, preziosi scrigno di relitti di unità da guerra, piroscafi, velieri, aerei e pescherecci, affondati vicino alle loro coste o nei fondali intorno, storie di tante navi che come la Costa Concordia hanno avuto il medesimo destino del naufragio e che nel tempo sono anche diventati meta del turismo subacqueo ma anche dei tombaroli del mare, italiani e stranieri che saccheggiano gli abissi, molti di questi però rimangono ancora oggi inesplorati a centinaia di metri di profondità.
Una riflessione di Artemare Club conseguente a questi tantissimi incidenti concentrati in questo ridotto spazio acqueo, forse questo stupendo mare facente parte del Santuario dei Cetacei non gradisce il passaggio e la sosta di grandi navi da crociera e commerciali pericolose e anche inquinanti, to whom it may concern!