LILT APS-ETS-Grosseto Prevenzione Terziaria: La riabilitazione del pavimento pelvico
ANPI in lutto per la morte di Maurizio Bussani
Grosseto: «Il 16 gennaio ci ha lasciato il compagno Maurizio Bussani – si legge nella nota -, che si è spento dopo una lunga malattia, che non gli ha tolto il sorriso. Il suo corpo è stato cremato senza esequie. Se ne è andato in silenzio senza orpelli, fieramente laico e antifascista come era vissuto. Ce lo ricordiamo così, attento e intelligente, con i suoi interventi puntuali. Era un amante della bellezza, della democrazia e degli animali, a cui era molto affezionato, così come era critico degli umani, “l’unica specie che aggredisce per il piacere di farlo”, come usava dire».
Sposato da molti anni aveva un rapporto coniugale intenso: con la moglie erano - senza vergogna - Tata e Tato. Aveva sopportato negli ultimi anni il dolore della vedovanza.
Di origine abruzzese, aveva vissuto a Pisa, dove si era formato fino all’Università. Poi aveva lavorato a Grosseto, impiegato presso il Ministero del Tesoro. Aveva avuto una lunga militanza sindacale nella CGIL Funzione Pubblica dove si distingueva per la sua conoscenza specifica delle dinamiche contrattuali. Proveniva politicamente dalla sinistra socialista, della quale manteneva lo spirito critico e non conformista.
Era un convinto antifascista fin da bambino. Una volta aveva confidato ad alcuni compagni di aver rischiato la vita a solo due anni, ancora in braccio alla madre, minacciato col fucile da un soldato dell’esercito occupante tedesco. Fedele a questa tradizione dopo il pensionamento aveva militato nell’ANPI di Grosseto, dove aveva fatto parte della Presidenza Provinciale e del Comitato Direttivo Provinciale “Norma Parenti”, battendosi per l’estensione nel territorio provinciale delle sezioni dell’Associazione partigiana e per la nuova stagione dell'ANPI, cioè per l’iscrizione degli antifascisti non combattenti per ragioni anagrafiche come era lui e molti di noi.
Aveva fatto parte del nucleo promotore di dieci compagne e compagni per la fondazione della storica sezione di Grosseto “Elvio Palazzoli”, del cui direttivo ha fatto parte dal 2012 fino al 2022.
Lascia un grande vuoto, una grande stima e un vivido ricordo.