Amianto a Grosseto. Un pericolo

Grosseto: "Il rapporto A.R.P.A.T. mappatura dell’amianto in Toscana - si legge nella nota di Stefano Deliperi per il Gruppo d’Intervento Giuridico odv - desta non poche preoccupazioni in tanti cittadini di Grosseto, perché sono diversi i siti dove il pericoloso materiale è tuttora presente, esposto agli eventi atmosferici, costituendo un serio pericolo per la salute pubblica.

Il rapporto A.R.P.A.T. afferma la presenza dell’amianto in questi siti, addirittura presso la propria sede:
* impianto industriale (3.760 metri quadri) Rete Automobilistica Maremmana Amiatina s.p.a. (Via Topazio, 12);
* uffici e laboratori A.R.P.A.T. (Via Fiume, 35);
* impianto industriale San Lorenzo Laterizi s.r.l. (Via Scansanese, 202);
* Chiesa della Parrocchia del Sacro Cuore (Piazza Galeazzi, 1).

Impianti industriali, uffici e laboratori, una Chiesa. Come associazione ecologista Gruppo d’Intervento odv ha, quindi, abbiamo inoltrato (3 febbraio 2021) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di bonifica al Comune di Grosseto, ai Carabinieri Forestale, informando il Ministero dell’Ambiente e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto.

Infatti, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.

In particolare, per quanto riguarda le lastre in eternit, purtroppo per decenni comuni in edilizia, si ricorda che le stesse sono costituite da un impasto di cemento e amianto, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.).

Un intervento di bonifica in tempi brevi è fondamentale per la tutela della salute pubblica".