A Siena torna il Mercato nel Campo: tre giorni all’insegna della cultura del gusto
Ambiente: la commissione al Parco regionale della Maremma
Svolta la seduta sul territorio, per l’illustrazione del Piano integrato e l’esame del bilancio di esercizio 2022 dell’Ente
Firenze: Trasferta per la commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture, guidata da Lucia De Robertis (Pd), che oggi si è riunita presso la sede dell’Ente Parco regionale della Maremma, per l’illustrazione del Piano integrato e per l’esame del bilancio di esercizio 2022 dell’Ente. Una “vicinanza istituzionale” sottolineata dalla presidente, che si è soffermata sulla necessità di lavorare insieme e di “conoscere” meglio i territori, per affrontarne le potenzialità e le eventuali problematiche. E la visita al Parco di mercoledì 18 aprile, rientra proprio in questo metodo di lavoro, improntato al confronto e alla collaborazione istituzionale, come hanno dimostrato i diversi interlocutori: presidente e direttore dell’Ente, ma anche rappresentanti della provincia di Grosseto, insieme a quelli dei comuni di Grosseto e di Manciano.
Il piano integrato per il parco, come disciplinato da legge regionale, è lo strumento di attuazione delle finalità dello stesso, e comprende, in due sezioni distinte, gli atti di pianificazione e quelli di programmazione. Da qui la perimetrazione del parco, e quella delle aree contigue, seguendo linee cartografiche individuabili sul territorio; l’organizzazione generale del territorio e la sua articolazione in zone; la disciplina e la progettazione attuativa delle previsioni del piano medesimo anche relativo ad aree specifiche e singoli interventi; peculiari vincoli e salvaguardie; accanto alla disciplina di aree di particolare pregio, soggette a speciali protezioni, a partire dal patrimonio naturalistico-ambientale agli habitat di interesse conservazionistico. La sezione pianificatoria del piano integrato per il parco sostituisce i piani territoriali o urbanistici di qualsiasi livello, conformandosi ed attuando il Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico regionale (Pit-Ppr), nonché prevedendo specifiche salvaguardie.
L’approvazione del piano integrato per il parco ha efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità degli interventi in esso previsti. La sezione programmatica del piano integrato per il parco, in coerenza con gli strumenti della programmazione regionale, individua e promuove iniziative e attività di soggetti pubblici e privati compatibili con le finalità del parco; riconosce il ruolo anche delle attività agricole e zootecniche ai fini della tutela ambientale e paesaggistica; individua le azioni relative alla didattica, alla formazione ambientale ed all’educazione allo sviluppo sostenibile; può prevedere l’attribuzione di incentivi a soggetti pubblici o privati, con riferimento prioritario agli interventi, agli impianti ed alle opere. All’attuazione della sezione programmatica del piano integrato per il parco si provvede attraverso il programma annuale.
Molti gli input emersi dagli interventi del presidente Simone Rusci e del direttore Enrico Giunta, a partire dalla definizione del Piano del Parco, quale “passaggio fondamentale che delinea regole e governance”, per una realtà importante dal punto di vista ambientale, agricolo e turistico. Queste in sintesi le principali innovazioni: più protezione attraverso l’incremento delle zone A (boschi da fare diventare foreste) e zone B e loro rimodulazione (passaggio da zona A a zona B); conservazione delle aree agricole che includono gran parte della biodiversità, e caratterizzate da spiccata sinergia tra Parco e agricoltori; potenziamento degli assi di servizio e sviluppo delle porte di accesso periferiche, come Talamone e Collecchio; mantenimento e conservazione di 11 chilometri di spiaggia; proposta di ampliamento di 1700 ettari, a sud di Grosseto, in linea con l’indicazione europea per il 30 per cento di aree protette. Un pacchetto di azioni pianificatorie, come sottolineato, che trova rispondenza nella programmazione economica.
I rappresentanti di provincia e comune di Grosseto si sono soffermati rispettivamente sulla importanza della porta di accesso di Talamone e sulla interruzione della ciclovia tirrenica tra Principina e Ponte all’Ombrone. “Una problematica – ha assicurato la presidente De Robertis – che non mancheremo di portare all’attenzione dell’assessore Stefano Baccelli”.
Da parte del rappresentante del Comune di Magliano non è mancato un plauso al progetto della porta di accesso al Parco da Collecchio, strategica per la gente delle zone limitrofe.
Molte anche le richieste di approfondimento dei consiglieri intervenuti: Maurizio Riccardo Baldini (Lega), Fausto Merlotti (Pd), Alessandro Capecchi (FdI), Francesco Gazzetti (Pd), Marco Landi (Lega). Ricordiamo in particolare l’estensione dell'area di parco in relazione alle prospettive di sviluppo del centro di Grosseto; la definizione di zone A e B, con la prima intesa come area di riserva integrale; la maggiore sinergia tra i diversi Parchi; la necessità di monitorare il fenomeno degli ungulati; la riflessione sulla gradualità nell’istituzione dell’area marina protetta; le eventuali problematiche delle zone di protezione speciale ed il punto su flussi turistici e campagne di comunicazione con le scuole.
Nel corso dei lavori, la commissione si è anche espressa sul bilancio di esercizio 2022 dell’Ente, e la presidente De Robertis ha concluso comunicando l’intenzione di portare in adozione in Consiglio, entro l'anno, il Piano integrato del Parco regionale della Maremma.