A Massa Marittima la mostra di Gian Paolo Bonesini

Il lungo titolo ci introduce all'ultima personale di Gian Paolo Bonesini, che pone al centro un unico tema: il giorno della passione di Cristo, interpretato nella sua drammaticità con segni, colori e materiali.

Massa Marittima: Una mostra che vi aspetta in Galleria Spaziografico a Massa Marittima il 5 aprile alle ore 18.00, giorno dell'inaugurazione, ma che è possibile visitare fino al 25 aprile dalle ore 16.30 alle 19.00. Bonesini torna con una sua personale dopo più di un anno dall'ultima esposizione in Galleria. Come è nata questa mostra, così singolare?

Poco tempo fa, tra le opere private Bonesini ha ritrovato un quadro che doveva fare parte della collezione del Museo di Arte Sacra di Brescia ma che, per varie ragioni, non aveva mai consegnato.

Quasi fosse un colpo di fulmine, è rinata d'improvviso in lui la passione creativa per un soggetto che appartiene alla sua storia artistica, senza per questo essere mai stato esposto: era venuto il tempo per riprendere la tematica e farne oggetto di una mostra!

Partendo dall'opera prima, giorno dopo giorno l'artista ha sviluppato il tema del Cristo sulla croce e della sua fine tragica... la fine di un giorno che in questi lavori vuole apparire in tutta la sua drammaticità.

Il sangue e la croce sono ripetuti su ciascuna delle opere, a testimoniarne il sacrificio, sempre attuale.

Se questo soggetto non è abituale per Bonesini, se è fuori dai suoi schemi artistici da diversi anni, tuttavia gli ha trasmesso una spinta dell'animo molto intensa, riportandolo a una gestualità esecutiva che da qualche tempo aveva accantonato.

Usando tecniche materiche con abbondanza di bianco e di nero, simboli della tenebra e della luminosità, della notte e del giorno, ha voluto creare un contrasto tra materia e spirito, luce e ombra.

Il corpo del Cristo diventa evanescente e si trasforma in energia invisibile, da percepire attraverso tratti segnici nervosi e decisi, con un fare poetico che riunisce l'immagine in un'unità e la completa.

Sono per lo più opere su tavola o cartone, con interventi pittorici creati da cere, gesso e pigmenti naturali, oltre a qualche inserto in legno.

Due grafiche, realizzate con pastelli su carta, vogliono rendere la drammaticità del momento attraverso un segno abbozzato, nervoso, istintuale.

E allora la mostra diventa un racconto di attimi che concludono una giornata, ore drammatiche che apparvero e si disfecero per arrivare fino a noi, insieme al messaggio rivolto all'umanità.