A Castiglione della Pescaia i numeri dell'edilizia crescono
Intervista al Vicesindaco e delegato all'urbanistica Federico Mazzarello
Castiglione della Pescaia: Non solo turismo nell’economia Castiglionese. La cittadina costiera, regina indiscussa dell’industria turistica, registra numeri estremamente importanti anche nel settore immobiliare e, di conseguenza, per il comparto legato all’edilizia. Giunti a metà mandato amministrativo il vicesindaco Federico Mazzarello, delegato all’urbanistica del comune, traccia un resoconto sull’andamento dei conti legati al settore edilizia e pianificazione.
«I numeri relativi al mercato immobiliare registrano da una parte un aumento delle compravendite sul nostro territorio e dall’altra anche la tenuta del valore immobiliare - spiega Mazzarello –. Tutto ciò conferma l’andamento delle pratiche edilizie in costante aumento da due anni a questa parte, segno evidente che il settore è tornato a dare una forte spinta all’economia locale».
Tradotto in numeri cosa significa per il comune?
«I nostri uffici hanno chiuso il 2022 con un incasso da oneri di urbanizzazione pari a 1 milione e 135 mila euro a fronte di 1660 pratiche evase; il 2023 ha certificato 1 milione e 490 mila euro di incassi per altre 1600 pratiche evase. A questo si aggiungono le undici varianti urbanistiche che abbiamo approvato negli ultimi 18 mesi. Numeri estremamente importanti per il bilancio del nostro comune che evidenziano quindi l’ottimo lavoro svolto dall’Ufficio tecnico a fronte di una mole importante di pratiche pervenute in questi due anni, relative all’edilizia quanto alla pianificazione e paesaggio».
Quali sono le previsioni per i prossimi mesi?
«In questi ultimi due mesi abbiamo registrato una leggera flessione nel numero di pratiche presentate. Dal prossimo dicembre inoltre scatteranno le norme di salvaguardia legate alla scadenza del piano strutturale, probabilmente andremo quindi incontro ad un periodo di flessione degli introiti, a questo purtroppo si aggiungono le assenze di tecnici in ufficio dovuti a pensionamenti e mobilità di personale ancora non rimpiazzati che stanno sovraccaricando i tecnici rimasti: in due anni abbiamo perso quattro unità lavorative ancora non reintegrate».
Ha inciso anche il superbonus in questi due anni?
«Sicuramente in parte ha influito anche quello. Il numero crescente di pratiche per ristrutturazione/rigenerazione, piccoli ampliamenti e manutenzione del patrimonio edilizio esistente, sono il motore dell’economia del settore edilizio castiglionese a prescindere, trend questo che fortunatamente offre molto lavoro alle imprese artigiane locali, creando un ottimo indotto economico. Le linee guida che seguiremo nel redigere i nuovi strumenti urbanistici saranno proprio queste: favorire il riuso e la rigenerazione del patrimonio esistente a svantaggio di nuovo utilizzo di suolo. Questo è anche ciò che è emerso dagli incontri partecipativi che abbiamo fatto nell’inverno passato per la redazione dei nuovi strumenti urbanistici».
Quindi le linee programmatiche sull’urbanistica sono decise?
«Eravamo decisi già al momento della stesura del programma elettorale due anni e mezzo fa. Come giunta abbiamo le idee chiare su come programmare il futuro del nostro paese: incentivare le politiche del turismo e dell’economia locale nella direzione di una sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sono finiti i tempi delle lottizzazioni selvagge mirate a spremere e sfruttare il territorio a vantaggio di pochi; la vera sfida del futuro sarà, anche e soprattutto nelle politiche urbanistiche, quella di mettere le imprese locali nella condizione di poter investire, riqualificare e far crescere le proprie aziende in armonia con il proprio habitat».
In chiusura, a che punto sono i lavori con i nuovi strumenti urbanistici?
«Come dicevo, tutto il settore tecnico è particolarmente oberato: oltre che sulla mole di pratiche ordinarie, anche per dar seguito al nostro programma elettorale. Stiamo lavorando parallelamente al nuovo Piano Strutturale, che prevediamo di adottare nella primavera prossima; stiamo aspettando i 60 giorni di legge per portare in consiglio la definitiva approvazione del primo Piano degli Arenili comunale, prevista per novembre; e al contempo stiamo redigendo le linee guida del primo Piano Operativo comunale. Direi che gli obiettivi sono intensi, ma siamo concentrati, consapevoli e ben organizzati».