Il Concerto di Pasqua in Cattedrale dell'Orchestra sinfonica “Città di Grosseto”
27 pecore sbranate. Pastorelli: "L’Italia non può rimanere in silenzio dinanzi a certe carneficine"
Grosseto: "Grazie a idrologie utopistiche non realizzabili come la convivenza tra lupo e pecora, a progetti improponibili finanziati dalla comunità europea, a leggi contorte che non risolvono il problema, in questo caos si trovano gli allevatori che subiscono ogni giorno le predazioni". A dirlo è la Presidente del Comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli, che ancora una volta denuncia: "oggi all’interno di quel mondo bucolico, considerato dagli animalisti il paradiso terrestre, dove ogni animale può vivere tranquillamente, non è stato così. L’azienda dei fratelli Salvatore e Paolo Serra, situata all’interno del Parco della Maremma, ha subito un attacco da un branco di lupi: una carneficina 27 pecore sbranate, un danno inqualificabile, che sta mettendo a repentaglio la tenuta dell’azienda. Una vergogna in un momento così incerto per le aziende che stanno rischiando di chiudere per leggi inique che colpiscono soprattutto chi produce con grande sudore… Una volta la legge del più forte esisteva nella foresta oggi esiste tra gli umani e colpisce soprattutto quelle persone che si dedicano con grande dedizione a produrre alimenti sani e genuini. I fratelli Serra sgomenti per il danno subito con grande dolore hanno recuperato le pecore morte per l’azienda e molte fuggite per lo spavento".
"Un grido d’allarme da chi si vede abbandonato, da chi dovrebbe avere a cuore le condizioni dei propri allevatori, l’Italia non può rimanere in silenzio dinanzi a certe carneficine. L’Italia deve essere più responsabile e proteggere gli allevatori come succede nei Paesi comunitari, i quali abbattono annualmente i lupi in modo da avere una tenuta che non mette a rischio le attività pastorali. Basta con le continue false illusioni, come l’ultima uscita di ISPRA che dichiara che in Toscana possono essere abbattuti 22 capi, mentre la regione smentisce che non è possibile l’abbattimento, fin quando il lupo non sarà declassato e non sarà modificata la legge 157. Il Ministro Pichetto Fratin risolva in tempi brevissimi questo dannoso problema senza stare alla finestra per non voler scontentare chi ancora oggi considera il lupo animale intoccabile". Conclude la Presidente del Comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli.