Le annate 2015 e 2016 del Brunello di Montalcino conquistano i vertici delle classifiche di tutto il mondo
Anche in un 2020 così particolare il Brunello di Montalcino si conferma il vino rosso italiano più amato non solo da noi ma anche all’estero. La riprova arriva dalle tante classifiche stilate da esperti del settore, riviste ed enologi come Wine Spectator e James Suckling che piazzano diverse bottiglie di Brunello nella loro personale top ten.
La storia del Brunello di Montalcino è legata al viticoltore Ferruccio Biondi Santi, che viene considerato il suo “inventore”. Attorno al 1860 Biondi Santi iniziò infatti a sperimentare con il vitigno toscano a bacca rossa per eccellenza, il Sangiovese, per creare un vino dal carattere nobile ed austero e fu così che nacque il Brunello. La popolarità di questo pregiato vino rosso toscano è poi esplosa nel secondo dopoguerra ed ha portato in dote il riconoscimento della DOC nel 1968 e della DOCG nel 1980, primo vino in Italia ad ottenere questo prestigioso riconoscimento. Secondo la disciplinare tutte le operazioni di vendemmia e vinificazione devono avvenire all’interno del territorio comunale di Montalcino, in provincia di Siena, tra splendide colline fitte di filari che creano un paesaggio da fiaba.
Dalla sua nascita sono tante le annate rimaste nella memoria di critici ed assaggiatori, fino ad arrivare all’ultimo decennio che ha regalato vendemmie spettacolari come quella del 2010 e le più recenti del 2015 e 2016. Quest’ultima è ora pronta per essere messa in commercio dopo che il vino è passato per il classico periodo di invecchiamento di almeno 5 anni di cui 2 in botti di rovere. Da gennaio sarà inoltre disponibile sul mercato anche il Brunello di Montalcino Riserva 2015.
Secondo l’opinione di James Suckling quella del 2015 è stata l’annata migliore di sempre per il Brunello, in cui i sentori di frutti maturi si esaltano nella combinazione con i tannini decisi ed una grande lunghezza dell’assaggio. L’annata 2016, più tannica e strutturata, le è andata molto vicino e ci prepariamo a poterla assaggiare in tutto il suo splendore nei prossimi mesi. È un vino che incanta e seduce in ogni momento. Il podio dei migliori vini italiani di Suckling vede dunque al primo posto il Brunello di Montalcino di Livio Sassetti, seguito dalla cantina Castiglion del Bosco e dal Brunello prodotto nel podere Giodo di Carlo Ferrini.
Negli Stati Uniti, il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2015 di Casanova di Neri si piazza nella top ten della classifica stilata dall’International Wine Report dei migliori vini del mondo disponibili sul mercato in base ad una combinazione di fattori come qualità, prezzo e disponibilità. Una veloce ricerca sulla piattaforma Trovino permette di confermare l’ampia disponibilità tra le tante enoteche online di questo splendido esemplare di Brunello il cui prezzo per quest’annata così speciale si aggira sui 95 euro.
È di pochi giorni fa la notizia che l’annata 2015 del Brunello di Montalcino Le Lucére della cantina San Filippo si è piazzata al terzo posto nella top 100 dei migliori vini al mondo del 2020 di Wine Spectator, la rivista di settore più influente al mondo.
Il Brunello da solo rappresenta un giro d’affari che sfiora i 200 milioni di euro all’anno. Numeri impressionanti che si sono visti ridimensionati nel 2020. Secondo quanto affermato da Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, la qualità dell’annata 2015 ed i tanti riconoscimenti ottenuti hanno permesso di limitare i danni in quanto a vendite in un anno definito tragico dal punto di vista commerciale: “È un prodotto che stupisce per una qualità media forse senza precedenti, ma che dovrà condividere la scena con la 2016, annata considerata straordinaria ancora prima di essere messa in commercio”.
Sembra dunque che nel 2021 ci sarà solo l’imbarazzo della scelta in quanto a vini di grandissima qualità considerando anche le ottime vendemmie registrate nelle Langhe negli anni scorsi per Barolo e Barbaresco.