Vertenza Venator, Russo: “Regione prenda posizione netta in difesa posti di lavoro"

Grosseto: “Ormai è già passato più di un mese dall'avvio, da parte di Venator, della procedura di licenziamento collettivo per 41 addetti dello stabilimento di Scarlino e purtroppo, nonostante i sindacati e le RSU abbiano più volte chiesto alla Direzione aziendale di tornare sui propri passi e valutare iniziative alternative meno impattanti, le trattative non hanno prodotto ancora alcun risultato. L'esame congiunto terminerà i primi di novembre e tra i lavoratori questo inspiegabile conto alla rovescia fa crescere sempre più il nervosismo e la paura per il proprio futuro occupazionale”, afferma Maurizio Russo, segretario provinciale della Fialc-Cisal di Grosseto.


“Questa situazione di stallo, - prosegue il sindacalista - non gioca assolutamente a favore delle maestranze ed ecco perché siamo sempre più convinti che solo l'intervento della Regione potrà sbloccare questa difficile situazione. Infatti, tutti gli accordi volontari sul riutilizzo del Gesso sottoscritti fino ad oggi, compreso l'ultimo del 2015, hanno sempre previsto l'impegno, da parte dell'Azienda, di mantenere i livelli occupazionali creando anche le condizioni necessarie per un incremento dei posti di lavoro”.

“Vista la vitale necessità della Venator, per garantirsi il proprio futuro industriale e produttivo su questo territorio, di addivenire a continui Accordi con la Regione, è normale pensare che un intervento decisivo e non ambiguo, da parte degli amministratori toscani, potrebbe sicuramente aiutare la trattativa sindacale. Ormai sono mesi che sentiamo parlare dell'esistenza di un'ipotetica bozza d'intesa che rimbalzerebbe tra gli uffici fiorentini e quelli inglesi, però, nonostante numerose richieste, non c'è mai stata data la possibilità di sapere lo stato d'avanzamento dei lavori e tantomeno i contenuti. Ecco perché pensiamo che allargare quel tavolo di discussione, nel più breve tempo possibile, anche ai sindacati e ai sindaci dell'area nord della provincia di Grosseto sia l'unica possibilità, reale e concreta, per provare a risolvere positivamente questa vertenza. La procedura sul licenziamento collettivo prevede che, dopo la prima fase di "trattativa" sindacale, il tavolo si sposti per ulteriori trenta giorni a Firenze e ci auspichiamo che, proprio durante questa fase amministrativa, ci sia una ferma presa di posizione da parte della Regione Toscana”, conclude Maurizio Russo.

(nella foto Maurizio Russo assieme ai sindacati e RSU in un recente incontro con l’On.le Fabrizio Rossi)