Tavolo della salute: Commissione sanità toscana passa dal S. Andrea
Massa Marittima: “Il resoconto dell'incontro tra la Commissione sanità Toscana, il Direttore generale Asl e gli operatori sanitari dell'ospedale Sant’Andrea, nonché le rappresentanze sindacali, è a dir poco sconfortante. Questo è il commento di Paolo Mazzocco, coordinatore del Tavolo della Salute.
Dopo anni di manifestazioni, incontri in Regione, audizioni e persino un consiglio comunale, siamo ancora allo stesso medesimo drammatico punto: il Sant’Andrea ha una carenza di personale tale da segnarne il declino come presidio, ma soprattutto non è possibile chiedere al personale di continuare a lavorare in queste condizioni.
Ricordo che se da una parte c'è la salute dei cittadini, dall'altra c'è la sicurezza professionale e psicofisica dei professionisti sanitari che ad oggi è messa a dura prova. Un ospedale - continua Mazzocco - non può lavorare senza un'adeguata radiologia che ne è il cuore. Pronto soccorso, area chirurgica, medica non possono operare al meglio e senza rischi con una radiologia che funziona a giorni alterni.
Ho chiesto espressamente al Presidente della commissione cosa intendano fare di questo ospedale, delle due l'una: o lo si spacchetta, come hanno fatto fino ad oggi, oppure lo si mette nelle condizioni di lavorare come ospedale di riferimento delle Colline Metallifere, territorio vasto che si estende nell’entroterra dei comuni del pisano e che comprende Follonica, seconda città della provincia che in estate tocca le centomila presenze e inspiegabilmente vede il silenzio più assoluto da parte del suo Sindaco e Vicesindaco.
“Non ci siamo” – dichiara Luciano Fedeli del PCI – “ è assolutamente da bocciare questo tipo di metodo che sa tanto di cerimonia auto celebrativa da parte di chi è maggioranza e governa la Regione e che non ha portato a risolvere uno dei problemi che da anni vengono segnalati e sui quali ci sono stati scontri e confronti anche duri in ambito territoriale. E stupisce ancora di più come qualche dirigente amministrativo abbia da dire che la carenza di personale è inesistente. E allora i 500 interventi di chirurgia in lista non ci dovrebbero essere, non si dovrebbe aspettare mesi per una visita specialistica o terapie anche di grande impatto. E perché se il personale è sufficiente allora si fanno convenzioni con il privato?
Siamo ancora al punto di partenza o poco più avanti quando si arriva a prendere dopo 3 anni 2 medici pneumologici da Grosseto per portarli a Massa perché in 3 anni non si sono attivate le procedure per assumere e si sono elaborate strategie solo per pagare incarichi a super dirigenti forse inutili negando invece la concessione di incentivi al personale per lavorare anche in sedi più disagiate. E sul territorio? È bene ricordare alla Regione che sono 8 anni che stiamo aspettando l’apertura di una sede della casa della salute, attendiamo risposte per la dialisi, per la neuropsichiatria. Sono anni che Regione e Azienda sanno di pensionamenti dei medici di famiglia e pediatri e sempre più si stanno creando condizioni di insostenibilità dei servizi per orientare forse verso il privato. Ed ora si penalizza anche la continuità assistenziale con una deforma a tutto tondo senza ascoltare le proposte che ci sono da parte dei professionisti”. Insomma si possono evitare questi teatrini per raccontarci e illuderci che tutto va bene oppure non resta che accontentarci e magari cominciare a cantare un vecchio brano degli anni ’70 che recitava “facciamo finta che tutto va ben” anche se poi la realtà era tutt’altra cosa”, concludono Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli.