Sostegni per 'Donne in campo' di Ismea prorogati fino al 30 marzo
Attesa per il bando "più impresa". Firenze: Prorogato fino al 30 marzo il bando “Donne in Campo”. Modificato il requisito di accesso alle agevolazioni che riflette in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. Prorogati fino al 30 marzo 2022 i termini per richiedere i sostegni di “Donne in Campo” di Ismea.
In attesa dell’imminente attivazione della misura semplificata “Più impresa” che prevede la possibilità di accedere anche alle imprese femminili al contributi fino al 35% del valore del progetto, mutui a tasso zero fino al 60% del valore del progetto, e limite massimo di intervento di Ismea entro 1,5 milioni di euro per singolo progetto, Coldiretti Toscana ricorda che c’è ancora tempo per le imprese rosa per partecipare al bando “Donne in Campo”.
I finanziamenti per le imprese femminili sono stati al centro del recente focus dell’8 marzo promosso da Donne Impresa Coldiretti a cui ha partecipato il Direttore Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli insieme alla responsabile nazionale di Donne Impresa nazionale, Floriana Fanizza. “L’imprenditoria in Toscana, dove quasi 9 imprese su 10 sono individuali, – spiega Elena Bertini, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana – sta vivendo una fase di inevitabile rallentamento causata dalla lunga pandemia (-0,7%), anche se molto inferiore rispetto alla media nazionale (, e questo denota insieme a solidità e resilienza, una straordinaria capacità di adattamento ai cambiamenti e di visione prospettiva”.
Molte aspettative sono riposte nel bando “Più Impresa” a cui Coldiretti ha collaborato, a stretto contatto con Ismea, per estendere alle donne di tutte le età le agevolazioni finora previste solo per i giovani che si affacciavano al mondo dell’agricoltura. “C’è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi, l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura: per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – ha spiega la Bertini - una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura “Più Impresa” prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne”.
In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica. Le aziende agricole rosa sono 12.192 secondo il rapporto della Camera di Commercio di Firenze che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Toscana e dove un’impresa agricola su tre ed un agriturismo su cinque, primato nazionale, sono guidati da donne.