Sanità: liste d’attesa, numeri e misure per far fronte alla fase critica

Sentiti in terza commissione l’assessore regionale alla salute e il responsabile della direzione sanità della Regione. di Sandro Bartoli

Firenze: La situazione delle liste d’attesa in Toscana e l’andamento del piano per il rientro. Si è tenuta in commissione Sanità un’approfondita audizione dell’assessore regionale alla salute e del responsabile della direzione sanità della Regione. Il vertice dell’assessorato regionale ha confermato la situazione di sofferenza sulle liste d’attesa che il sistema sanitario si trova a fronteggiare, ancor più in conseguenza dei contraccolpi dovuti alla pandemia, che non è ancora conclusa, e per la presenza di pazienti alle prese con il cosiddetto ‘long Covid’ (visite cardiologiche in grandissima espansione). Il sistema sanitario toscano è tra quelli che sono riusciti a mantenere i livelli più alti delle attività anche nel 2020 e nel primo semestre 2021. Il sistema pubblico ha retto l’urto della pandemia. C’è adesso, si spiega, un tema di governo complessivo delle liste d’attesa e di verifica dell’appropriatezza delle richieste. Si lavora per incrementare la prenotazione online e far crescere i teleconsulti.

Lo spirito fondamentale dalla recente delibera della Giunta regionale a fronte dell’incremento della domanda di prestazioni e ricoveri, è stato quello di sostenere la produttività aggiuntiva per il personale sanitario e favorire il ricorso alle strutture private convenzionate. Si cerca, nel contempo, di dare risposte più rapide attraverso i sistemi più dinamici, come le prenotazione online. La Regione avvierà una campagna di comunicazione sul tema. La richiesta di prestazioni è aumentata in media del 26 per cento, quella di visite specialistiche del 17 per cento. Per le visite cardiologiche, l’incremento è arrivato fino al 40 per cento (6mila visite nell’ultimo mese). A fronte di una media di 54mila prestazioni offerte, nell’ultimo mese si è saliti fino a 65mila. I dati dicono che la capacità di risposta è comunque elevata. Per le visite oculistiche, a fonte di 8mila 150 prenotazioni in 15 giorni, si è riusciti a rispondere all’81 per cento delle richieste nei primi quindici giorni, salendo al 90 per cento nei primi trenta giorni.

Per far fronte alla crescente richiesta, si è risposto anche aumentando del 15 per cento l’offerta di prestazione. Sulle visite cardiologiche, si lavora per organizzare un percorso dedicato ai pazienti che abbiano avuto il Covid e necessitino approfondimenti, utilizzando luoghi di prossimità, quali le Case della salute. La criticità principale sugli esami è invece per le risonanze magnetiche: si lavora con gli specialisti per perfezionare l’appropriatezza delle prescrizioni. La commissione Sanità ha concordato con l’assessorato regionale un nuovo incontro in presenza intorno alla metà del mese di maggio per una verifica ancor più dettagliata dell’andamento del piano regionale.