Saldi estivi, Confconsumatori: “Valutare con attenzione le promozioni”

In Italia previste spese per 3,2 miliardi, ma non sempre i saldi sono vere occasioni

Grosseto: Riparte la stagione dei saldi e si prevede che le famiglie spenderanno mediamente, durante l’estate, circa 200 euro per acquistare beni in promozione. Rispetto ai saldi invernali, sembra dunque – secondo i dati diffusi da Confcommercio – che i consumatori siano disposti a investire stavolta una cifra maggiore (lo scorso gennaio, si parlava di circa 130 euro a nucleo familiare). In totale, gli acquisti in saldo genereranno un fatturato di circa 3,2 miliardi di euro.

Per questo, in un momento di difficoltà economiche generalizzate, è ancor più importante ricordare ai cittadini di approfittare delle promozioni in maniera attenta e consapevole.

«Continuiamo a ritenere che occorra riflettere, oggi, sull’opportunità commerciale delle vendite in saldo – commenta il presidente nazionale di Confconsumatori, Marco Festelli –. Cyber Monday, Black Friday, e altre diverse tipologie di vendite promozionali contribuiscono a creare incertezza nel consumatore, rendendo più difficile comprendere il valore dei saldi e, dunque, il prezzo reale dei beni. Anche stavolta Confconsumatori invita le famiglie a compiere scelte prudenti e ponderate, ben calibrate sulla propria capacità di spesa».


Ecco alcuni accorgimenti per fare acquisti tutelando le proprie tasche:

  • Rivolgersi preferibilmente a negozi abituali: sarà più facile conoscere i prezzi medi, e dunque accertarsi della convenienza;
  • Conservare lo scontrino: il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche nel caso in cui siano esposti cartelli che dichiarano, nel caso dell’abbigliamento, che i capi in svendita non si possono cambiare;
  • Leggere bene i prezzi: è obbligatorio che nel talloncino siano visibili il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo scontato;
  • Confrontare le offerte: è sempre buona norma, anche durante i saldi, mettere a confronto se possibile i prezzi di vari esercizi per conoscere il valore reale di un bene;
  • Verificare le etichette: nel caso dei capi di abbigliamento, devono contenere – anche in saldo – la composizione e le istruzioni per la pulizia;
  • Controllare la disposizione: la merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno;
  • Chiedere di provare i capi: nel caso dell’abbigliamento, il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima. Infatti, se la taglia si rivelasse sbagliata dopo l’acquisto, il commerciante potrebbe rifiutare la sostituzione perché non si tratta di un difetto;
  • Attenzione ai saldi superiori al 50%: sconti molto forti potrebbero nascondere delle trappole. Ad esempio, è possibile che si tratti di merce dell’anno passato: in tal caso, si può fare ugualmente un buon affare, ma il negoziante deve informare il cliente;
  • Ricordare i propri diritti: la garanzia per vizi e difetti è di due anni secondo il Codice del consumo, non bisogna farsi ingannare da chi sostiene che non sia così;
  • Pagare nella modalità che si ritiene opportuna: è obbligatorio accettare il pagamento in moneta elettronica;
  • Esercitare il diritto di ripensamento: per gli acquisti a distanza oppure online è previsto il diritto di ripensamento da esercitare entro 14 giorni dalla ricezione della merce.

In caso di anomalie legate ai saldi, è possibile inviare la propria segnalazione al comando dei Vigili urbani. Confconsumatori invita inoltre a rivolgersi al proprio Sportello online: https://www.confconsumatori.it/spiegaci-il-tuo-problema/.