Regione: la Manovra 2023-2025 vale 12miliardi
Le fasi della discussione in aula.
Firenze: Una Manovra importante, che tiene conto della grave crisi economica, portata in Consiglio a legislazione vigente, quindi con la Legge di Bilancio del Governo non ancora approvata, per scongiurare l’esercizio provvisorio e dare risposte alla Toscana sin dal 1 gennaio 2023. A dirlo il presidente della commissione Bilancio, Giacomo Bugliani (Pd), illustrando il pacchetto finanziario 2023-2025 che comprende: Bilancio di previsione 2023-2025, la Legge di Stabilità per il 2023 e Collegato, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2023.
Il totale della Manovra vale circa 12miliardi. Nel dettaglio si registrano incrementi di risorse su Fondo sanitario (+427milioni) che arriva così ad oltre 7miliardi e mezzo, programmazione europea 2021-2027 e compartecipazione regionale (+850milioni) per un totale di 2miliardi e 300milioni. “Di fondo – dichiara Bugliani – si registra uno squilibrio di parte corrente per 150milioni che viene compensato con lo spostamento di alcune politiche di spesa che saranno tutte recuperate con la nuova programmazione comunitaria in avvio il prossimo anno”. In crescita anche le risorse provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza così come la spesa in conto capitale (109milioni) derivante da risorse regionali.
Tra i settori più interessati dall’incremento il diritto allo studio e la cultura con “numerosi investimenti per la tutela del patrimonio storico artistico” spiega il presidente della Commissione, incremento significativo si registra anche nelle risorse destinate alle politiche sociali con “30milioni destinati all’Edilizia residenziale pubblica”. “Alcuni settori strategici – continua Bugliani – registrano una crescita di risorse dopo un periodo di contrazione e penso al Turismo (+11milioni nel 2023) e la difesa del suolo”.
Sulle infrastrutture e sui trasporti lo stanziamento rimane invariato: circa 950milioni sul 2023 gran parte dei quali, circa 640, “destinati alla convenzione per il trasporto che viene effettuato via terra, mare e ferro”.
“Con questa Manovra – conclude Bugliani – potremo dare risposte a territori ed Enti Locali. Una parte importante viene infatti destinata ai Comuni più piccoli per sostenerli su interventi che da soli non sarebbero in grado di realizzare”.
La posizione del Pd
“Quella che andiamo ad approvare è una Manovra importante e anche gravosa. Cresce nei volumi di circa 700milioni, pur senza ricorrere ad aumento della pressione fiscale, eppure non è sufficiente per far fronte alla grave crisi economica e alla crescita dell’inflazione. Dispiace, e fa male, che a fronte delle oggettive criticità del sistema sanitario e di assistenza alle cittadine e ai cittadini, il Governo nazionale stia operando tagli pesanti”. Così il presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli, anticipa la posizione su Bilancio di previsione 2023-2025, Legge di Stabilità per il 2023 e Collegato, Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2023.
“Le nostre priorità sono e saranno sempre per salute, scuola pubblica, sociale, investimenti e lavoro. Certo dobbiamo fare i conti con una crisi energetica che sta aumentando esponenzialmente i costi, e a livello nazionale non arrivano politiche di sostegno, mantenendo la barra ferma su obiettivi che riteniamo imprescindibili: politiche attive per i sui territori”. In questo senso il gruppo ha chiesto “miglioramenti e correttivi” e il maxiemendamento che sta predisponendo la Giunta risponde alle esigenze sollevate dal gruppo in Consiglio. Tra queste, Ceccarelli cita, confermando peraltro quanto stabilito nell’ultimo vertice di maggioranza con Italia Viva, misure di carattere sociale fondamentali e di reale sostegno alle famiglie con figli minori con gravi disabilità. Il finanziamento anche per il 2023 sembrerebbe quindi acquisito.
Ceccarelli parla anche di risorse in crescita per oltre 800milioni sui fondi ordinari europei ma il “tema delle risorse rimane centrale”. E il nodo sanità, giocoforza, resta il tema prioritario. Passata la fase di emergenza pandemica il Consiglio regionale, e in particolare la commissione Sanità, ha dato seguito agli impegni assunti con gli Stati generali della Salute e cominciato una serie di visite alle strutture. “Nel corso degli Stati generali abbiamo incontrato e ascoltati tutti i soggetti coinvolti e da questo lungo lavoro di ricognizione è uscita una proposta di risoluzione che contiene indicazioni puntuali su come dovrà essere la Sanità in Toscana. Le visite che abbiamo fatto in questa ultima parte di anno e che continueremo a fare nel prossimo, raccontano un modello con criticità, certo, ma anche con eccellenze e professionalità di cui dobbiamo tenere conto ed essere orgogliosi”. A detta del capogruppo, e nel solco della risoluzione approvata al termine degli Stati generali, i “servizi territoriali devono essere rafforzati, la riforma dell’emergenza/urgenza è invece già iniziata”. Sulla carenza dei medici soprattutto in alcune specializzazioni, il capogruppo è chiaro: “Non è un nodo che la Toscana, come il resto delle Regioni, può risolvere in un giorno e da sola”.
La posizione di Italia Viva
“Questa è una manovra di bilancio importante e grazie al nostro lavoro arriva senza alcun aumento di tasse. Non aumenterà l’Irpef, non aumenterà il bollo auto. Ci siamo impegnati molto su questo fronte, confrontandoci con il Pd e il rapporto è, ad oggi, consolidato anche se si può ancora migliorare”. Così il presidente del gruppo Italia Viva in Consiglio, Stefano Scaramelli, sulla Manovra 2023-2025.
“Siamo concentrati – prosegue Scaramelli – per aumentare e trovare le risorse necessarie a quelle famiglie che hanno un figlio minore con grave disabilità. Servono 2milioni per dar loro sostegno ed è un impegno che mi sono assunto in prima persona”.
Il lungo lavoro di confronto e approfondimento ha “dimostrato che le risorse in sanità c’erano, quelle per il sociale ci possono essere. Ci sono per lo sviluppo economico, le infrastrutture e presenteremo emendamenti per intervenire su dissesto idrogeologico e sicurezza” annuncia il presidente segnalando iniziative anche su sport e cultura. “Mi auguro saranno accolte” ha concluso.
La posizione di Fratelli d’Italia
“Il governatore Giani in campagna elettorale ha ripetuto a più riperse che avrebbe investito nei giovani, nelle famiglie, nel sostegno alle imprese. Ebbene, nelle migliaia di pagine consegnate ai consiglieri a ridosso del voto in Consiglio, di questi slogan non c’è alcuna traccia. Anzi, in netta contrapposizione con quanto sta facendo il Governo nazionale che mette 21miliardi per le famiglie e che il Pd insiste a criticare, in Toscana si taglia il contributo alle famiglie con minori portatori di gravi disabilità. E nulla si dice sulla minaccia di aumento del 9 per cento delle tasse per gli studenti dell’Università di Firenze”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, sulla Manovra 2023-2025.
Torselli stigmatizza anche il “pochissimo tempo dato ai consiglieri per leggere il Bilancio di previsione”. “Ci hanno consegnato quattro libroni appena qualche giorno fa pretendendo di andare in Aula e all’approvazione pochissime ore dopo. Vogliamo sapere cosa votiamo. Vogliamo svolgere, fino in fondo e con piena consapevolezza, il lavoro che siamo chiamati a svolgere e per i quali cittadine e cittadini ci pagano”. “Resteremo in Aula il tempo che sarà necessario” avverte il capogruppo. “Fino a Capodanno se occorre. E presenteremo tutti gli emendamenti che riterremo funzionali e fondamentali per la Toscana tutta”.
La posizione di Forza Italia
“C’è un solo dato certo: il Bilancio della Regione viene ripianato grazie ai sacrifici delle cittadine e dei cittadini. Negli ultimi anni la Toscana è la peggiore in assoluto sui livelli di spesa sanitaria. Dal 2015 al 2018 il tetto è stato sforato di oltre 852milioni di euro e i livelli di assistenza di base peggiorano sempre più. Per una risonanza magnetica bisogna aspettare due anni. In Toscana non ci si cura, questa è l’unica certezza”. Così il presidente di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella, sulla Manovra di bilancio 2023-2025.
A detta di Stella, serve una “vera inversione di tendenza. La programmazione manca non da oggi, è stata solo e a più riprese annunciata e mai realizzata. È finito il tempo del ‘siamo appena arrivati’, così come è finito lo slogan ‘non potevamo farlo per colpa del Covid’. Oggi inizia una nuova stagione. Quella che guarda alla Toscana del 2025, del 2030 e del 2035. Una Toscana per il futuro delle cittadine e dei cittadini” continua ancora Stella che torna su molti nodi “ancora tutti da sciogliere. Oltre alla Sanità, non sento parlare e non vedo scritto cosa si intende fare su Infrastrutture, sistema aeroportuale e portuale. Ci sono solo tante promesse. Un grande libro bianco che resta tale”.
D’intesa con il resto dei gruppi di centrodestra, Forza Italia presenterà un “nutrito pacchetto di emendamenti (circa un migliaio ndr) calati sulle esigenze e i bisogni di cittadini e cittadine”. “Oggi è il tempo per una Toscana diversa” conclude Stella.
La posizione del Movimento 5 stelle
“E’ evidente la consueta perpetuazione di progettualità ereditate dagli scorsi anni e mai portate a compimento. Una operazione di maquillage imbarazzante per un ente che è stato capace di perdere il contributo ministeriale per la bonifica del Sin/Sir di Massa Carrara, che pretende di fare transizione ecologica con un nuovo e impattante aeroporto nell’area più popolata della Toscana, che dismette le sue partecipate spesso dopo aver assistito colpevolmente inerte al loro declino, come Terme di Montecatini, per le quali siamo a votare un Bilancio più che azzardato”. È il commento della capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale, Irene Galletti, alla Manovra 2023-2025.
A detta di Galletti la mole di documenti, peraltro consegnata ai consiglieri con “tempistiche inaccettabili”, è “priva di progettualità innovativa ad ampio respiro e soprattutto senza Programma regionale di sviluppo, il primo atto che dovrebbe essere varato da una Giunta”. “L’occasione che si presenta con la disponibilità dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e della nuova programmazione europea non può essere sprecata” aggiunge. E sulla salute pubblica la posizione del Movimento è chiara: “abbiamo molte perplessità. Come è congegnata non sembra rendere più efficienti i servizi territoriali per alleggerire la pressione sui pronto soccorso. Togliere la guardia medica notturna, trasferire i medici di medicina generale agli ospedali di comunità inserendo la guardia medica diurna, sarà solo uno spostamento di personale mal pagato e poco motivato”.
La capogruppo stigmatizza anche i tempi dati alle opposizioni per esaminare il complesso della Manovra: “Tempistica e le modalità di invio sono inaccettabili e irrispettose dell’Istituzione. Il ‘tomo’ di 760 pagine di Naderf è stato discusso in un intreccio surreale di Commissioni nell’arco di una settimana, con sovrapposizioni di sedute che ha reso difficile ai tutti i commissari la partecipazione, il dibattito e l’approfondimento”. “Dibattito – continua la capogruppo - nel quale non abbiamo neppure avuto la presenza degli assessori a giustificare politicamente le scelte finanziarie che sono state fatte”.
La posizione del gruppo misto – Toscana Domani
Una “manovrina che non aiuta a sufficienza le famiglie e le imprese e non mette in sicurezza i conti pubblici. Specchio di una Giunta priva di capacità, visione strategica e programmazione. Una Giunta debole, divisa e impaurita. Si prosegue sulla strada perigliosa del ricorso massiccio all'indebitamento e si persevera nell'omettere, ancora una volta, di prendere di petto e affrontare una volta per tutte le numerose, annose criticità connesse alle società partecipate su cui già si è ampiamente espressa la Corte dei Conti. La nascita della nuova agenzia di sviluppo, inoltre, presenta ancora notevoli incertezze ed oggi noi affrontiamo la sfida del Piano di ripresa e resilienza senza aver potuto contare su un soggetto all’altezza a supporto dei Comuni”. È questo il giudizio di Elisa Tozzi, presidente del gruppo misto – Toscana Domani in Consiglio regionale sulla Manovra di bilancio 2023-2025.
Ciò che “stupisce e preoccupa maggiormente” a detta della consigliera anche membro della commissione Controllo “è la mancanza di risposte a questioni fondamentali. Tralasciando sino ad aprile 2023, quando si tireranno le somme sui conti della sanità, non si può non pensare ad esempio al rischio idrogeologico e agli investimenti sugli invasi, sulla cui programmazione delle risorse disponibili, anche europee, mi pare sia calata una nebbia fitta. Stessa cosa per Sviluppo Toscana e Fidi Toscana, i cui progetti sono finiti nel limbo, segno evidente che una politica economica degna di questo nome, in Regione, semplicemente non c’è. Per non parlare dei fondi europei all’agricoltura o della sfida a nostro parere più importante, quella sugli Enti Locali in sofferenza e incapaci di cogliere le opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
La presidente Tozzi spiega: “Mi sarei aspettata di vedere i Comuni al centro della manovra. Di leggere finalmente di investimenti e programmazione in grado di dare risposte ai territori, non solo ai più piccoli. E quando dico ‘risposte’ intendo sui servizi sanitari, sulle infrastrutture, sul trasporto pubblico locale. Mi sarei, insomma, aspettata una Regione che sostiene e supporta fattivamente l’azione amministrativa di questi Enti di prima istanza, d’immediata interfaccia istituzionale per i cittadini. E invece, ancora una volta, si norma senza programmazione d’area vasta e non si permette agli Enti Locali di concertare alla fonte ma solo alla foce, con il Cal”.
A detta della consigliera restano “ancora inevase molte domande dirimenti”. Quanto costerà il “rincaro prezzi sui materiali per quanto riguarda i cantieri e le opere appaltate”, se è stata fatta una “ricognizione in funzione di una programmazione che, senza cifre alla mano, rischia di apparire, velleitaria”. Tozzi domanda infine se sia “utile e saggio continuare a indebitarsi senza sapere effettivamente di quanto; Stanno aumentando non solo i materiali ma anche i tassi d’interesse sui mutui”. “Di tutto questo – conclude – in questa manovrina non vi è traccia”.
La posizione del portavoce dell’opposizione
“E’ un regalo di Natale riciclato. La parola d’ordine è proroga, ossia si prende quello che non si è fatto negli anni precedenti e si ripropone. È un Bilancio incompleto perché i conti della Sanità arriveranno ad aprile e solo allora sapremo se questa Giunta metterà mano nelle tasche dei cittadini aumentando le tasse, e penso in primis all’Irpef”. Così il portavoce dell’opposizione, Marco Landi, sulla Manovra 2023-2025.
A detta di Landi si tratta di documenti “deludenti. Si prevedono interventi specifici ma solo su alcuni territori. Si lavora su piccoli pezzi della Toscana e non se ne comprende fino in fondo il motivo se non che manca totalmente una visione organica. Manca il Piano regionale di sviluppo e quindi la programmazione. Non pervenuti anche i Piani su Energia e Ambiente mentre proliferano gli Stati generali: della Salute, della Cultura, dello Sport. Tante chiacchiere e zero attività legislativa” insiste il portavoce dell’opposizione.
Tornando sul nodo Sanità avverte: “Se la Riforma del 2015 non funziona, e le liste infinite d’attesa sono un indicatore da tenere sempre presente, bisogna lavorare ad un nuovo Piano. Così non si lavora seriamente, si naviga solo a vista” conclude.
La posizione della Lega
“Ci appelliamo al presidente Giani affinchè ci sia un diverso approccio metodologico e maggiore rispetto per il lavoro delle opposizioni. Abbiamo preparato diversi ordini del giorno e tutti mirano a migliorare, in diversi settori, la vita dei toscani. Ci auguriamo la maggioranza li prenda in debita considerazione”. Così la capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Elena Meini, sulla Manovra 2023-2025.
“Siamo – continua - intransigenti nel richiedere che ci sia un deciso cambio di passo quando si devono analizzare copiosi e importanti documenti come quelli attinenti al Bilancio. Il tempo a disposizione per analizzarli deve essere congruo. Siamo stanchi di non vedere rispettate le prerogative del Consiglio”. “Riceviamo, spesso, gli atti all’ultimo minuto e questo non deve più accadere. Le nostre proposte sono a favore dei cittadini, delle imprese e del mondo del lavoro in generale”.
“Puntiamo – prosegue - a far sì che vi siano adeguati contributi a anche a favore di quelle famiglie che hanno figli disabili, non solo fino alla maggiore età, ma anche in seguito. Chiediamo una migliore organizzazione del lavoro per svolgere adeguatamente il nostro quotidiano lavoro a sostegno di tutte le cittadine e cittadini toscani”.