Progetto New Gender-Action, FDI: “Ottimo percorso, oppure ennesimo errore?"

Grosseto: "Quello che l’Amministrazione provinciale di Grosseto, tramite la Commissione pari opportunità si appresta a fare con il progetto New Gender-Action, ad una prima lettura potrebbe essere definito come un ottimo percorso da adottare per le scuole, ma al tempo stesso potrebbe invece rivelarsi, se usato in maniera impropria e faziosa, un altro degli ennesimi errori e orrori della politica portata avanti in quest’ultimi anni da parte della sinistra non solo locale, ma italiana", è quanto affermano Guendalina Amati e Danilo Baietti, consiglieri provinciali di Fratelli d'I­talia Grosseto.


"Come cittadini e nel contempo amministratori provinciali di minoranza, - commentano Amati e Baietti - non possiamo che prendere atto e applaudire un progetto che, come in apparenza sembrerebbe, abbia come stella polare la lotta contro la violenza sulle donne e le discriminazioni”.

“Però, - spiegano i due rappresentanti di FDI - quello che invece ci preoccupa è come potrebbe essere declinato il progetto in particolare. Progetto, che ricordiamo, è finanziato dalla Regione Toscana con ben 61 Mila euro. Infatti, conoscendo purtroppo il modus operandi che ci ha abituato da tempo la sinistra, non vorremmo che dietro agli ottimi propositi contenuti nel progetto stesso, invece si celasse la volontà politica, tipica di una certa parte politica, come quella di insegnare la teoria gender nelle nostre scuole”.

"Parlare di cultura di genere e di destrutturazione degli stereotipi ci allarma. - proseguono Amati e Baietti. – Per questo, ci auguriamo che la politica portata avanti dalla provincia non voglia andare ad imporre una linea di pensiero alle giovani menti degli studenti, che secondo noi sbagliata e soprattutto fuorviante. Reputiamo, infatti, che debbano essere i genitori ad educare i propri figli su temi inerenti alla sessualità e l'affettività, e non persone indicate dalla politica, che tramite questo progetto, entrerebbero nelle nostre scuole per parlare ai nostri figli. La violenza contro le donne e le discriminazioni sono una cosa, la teoria gender è tutt’altro".

Per ciò che attiene la battaglia contro qualsiasi tipo di violenza e discriminazione, come Fratelli d’Italia siamo d'accordo sul fatto che la scuola debba essere presente e contemporaneamente vicina a studenti e genitori. Su questo ci troverete sempre alleati e aperti a qualsiasi iniziativa e sostegno, ma se invece dovesse essere varcata quella linea rossa di confine che divide l'educazione scolastica da quella dell'ideologia politica, allora non ci troverete accanto a voi, ma fortemente all'opposizione", concludono i consiglieri provinciali Guendalina Amati e Danilo Baietti.